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¹¹⁵ Si consulti l’esemplare dei Capitoli cit., posseduto dall’Unione dei Musici, per dono fatto il 21 sett. 1894 da Giovanni Pitucco. Questo esemplare per le note a penna che contiene ha valore di documento originale.

Chi mise il dito sulla piaga sui funzionari governativi accennando al passato prossimo... ed al presente fu l'on. Comandini. Egli nel suo discorso del 27 febbraio 1894 disse: «Non facciamoci illusioni: la condizione delle provincie siciliane, per ciò che si riferisce agli atti ed alla responsabilit

Monsignor Carini rende il necessario omaggio alle tendenze reazionarie riproducendo un brano del discorso tenuto dal Sommo Pontefice nella Basilica vaticana il 28 gennaio 1894 e il cui succo sta nel consiglio di rifare il cammino a ritroso; però in lui lo spirito moderno e il sentimento di umanit

Vedi «Transunti dell'Accad. dei Lincei» Serie III, t. ; 1894, p. 61.

Ed ecco fornita la prova che nell'anno di grazia 1894 quando è presidente del Consiglio Francesco Crispi, la circolare di un soldato può derogare alla legge e mutare le forme dei procedimenti!

Torino 1894; Impallomeni: Cenni sul ricorso in Cassazione dell'on. De Felice Giuffrida e C. Palermo 1894; A. Pierantoni: La costituzione e la legge marziale, La legge e non l'arbitrio, Roma 1894. Una fiacca difesa dello Stato di assedio ed i Tribunali militari tentarono A. Muratori e Torquato Giannini: Lo Stato d'assedio e i Tribunali militari. Firenze 1894.

Col gennaio del 1894 comincia la diretta e più grave responsabilit

Ciò mentre governa Crispi..... Nelle discussioni sulla Sicilia del 1863 e del 1875 i suoi deputati di sinistra parlarono come parlò tutta la estrema sinistra nel 1894. Ma la verit

Un'ultima testimonianza: Il 4 gennaio 1894 contemporaneamente alla proclamazione dello stato di assedio, e quasi a severa condanna dell'insana misura, vi fu chi disse in Palermo sotto gli occhi del Generale Morra di Lavriano e della Mont

I disgraziati difensori del governo e i disonesti giudici dei moti siciliani del 1893 e 1894 hanno osservato: «o perchè le minoranze e i lavoratori non si agitavano, non esercitavano i loro diritti, non reagivano nelle vie legali contro le prepotenze e le iniquit