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Io sono unico figlio d'un signore, che in me piange sua stirpe che si more. Son di Parigi, e quattr'anni saranno che m'ha assalito una febbretta lenta. I medici hanno fatto ciò che sanno; a questa malattia n'ebbi ben trenta. Emetici e purganti provati hanno: parea talor la febbre fosse spenta; ma in capo un mese l'ugna pavonazza, ecco il ribrezzo e la febbretta in piazza.

Aggiungete che la bella selvaggia non era neanche tanto bruna, o era bruna con riflessi luminosi, come di rosa pavonazza. Era poi fatta a pennello; aveva le labbra tinte nel succo della melagrana; aveva gli occhi umidi e languidi sotto l’arco delle ciglia lunghe, e quegli occhi nereggiavano come due more salvatiche entro due coppe d’indaco stemperato. Che occhi, Dio creatore!

Anch'esse le vene del collo nereggiavano, ingorgate di sangue, tese a mo' di corde sotto la pelle pavonazza, che pareva sul punto di rompersi. Fremevano le nari dilatate; le labbra, agitate da un moto convulsivo, tremavano.

Un monsignore, un dignitario della Chiesa, uno dei capi del governo pontificio, girando intorno per le vie di Roma, come un damerino, colla sua mantelletta di seta pavonazza appiccata leggiadramente sugli omeri, colla sua chioma arricciata, colle sue scarpette a fibbie d'argento, seguito dal domestico in gran livrea, adocchia una bella donna, s'informa per mezzo de' suoi agenti della sua condizione, del nome, della dimora. L'avventura è la più facile del mondo: si spargono dei dubbj sulla sicurezza del marito, del fratello, del padre, insomma della persona più cara che si abbia la donna. Si minaccia la libert

Intanto noi si rideva allegramente vedendo il dottore contento come una pasqua dell'effetto irresistibile prodotto da' suoi scherzi; egli, incoraggiato dal buon successo, continuava a burlarsi di Zaccheo, malgrado le preghiere di desistere che gl'indirizzava la moglie, divenuta pavonazza dalla tortura.

Baldracca, urlò, baldracca, se mio padre non ha avuto il coraggio d'ammazzarti, io t'ammazzo sangue della.... Il nome del tuo ganzo.... parla.... dici il nome di colui!... E stringeva. La povera fanciulla era diventata pavonazza; aveva gli occhi fuor della testa, la lingua penzoloni, e gorgogliava. Vedeva il fratello terribile nel volto, risoluto; sentiva d'impazzire.... Ebbe paura.

Marianna tornò alla rivolta. No, no! urlò essa. Mi toglierete prima la vita. E fattasi pavonazza in volto, gli occhî lampeggianti, digrignando i denti, la schiuma alla bocca, si slanciò di nuovo contro Emilio, gridando: Apritemi... aprite quella porta... Voglio uscire, lo voglio! Egli la respinse con un forte pugno nel petto. Non vuoi darmela quella chiave?... Ebbene, io ne farò senza.