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Ah! senza dubbio si era avvolta di tanto lusso, di tanta luce quella festa, perchè a nessuno sfuggisse l'ignominia di lui! L'irrequieto giovinetto era andato al ballo per una donna.... voleva almeno vederla. Gaucherin aveva trent'anni, lei ventiquattro. Le fanciulle, quando Gaucherin passava per la via, se lo rubavano cogli occhi. Era bello, e poi aveva fama di ardito, di battagliero.

Ciò detto, mollemente si adagiò sopra un divano: aveva parlato abbastanza chiaro.... e Gaucherin, quantunque pazzo d'amore, lo comprese; s'inchinò addolorato, attraversò la sala, e giunto nel mezzo, si voltò per salutarla ancora, quasi mendicando cogli occhi un ultimo atto di compassione. Carlotta di Morny non lo vide, lo aveva gi

Avrebbe pur voluto dimenticare col sonno le vicende di quella notte; ma non ci riusciva, anzi faceva peggio. Gaucherin era stato ad un ballo, e gli splendori delle gemme e dell'oro, i lampi procaci della gaia giovinezza che per tante ore lo avevano esaltato e commosso, adesso gli suscitavano nell'anima un impeto d'ironia amara e feroce.

Nulla?... Non mi dite nulla? esclamò Gaucherin fatto pallido e cogli occhi fissi, lucenti. No.... Questa musica allegra e appassionata ad un tempo non è certo adatta per quello che io vi risponderei; ma però non posso disconoscere ch'essa ha pur la potenza d'inspirare sentimenti quali voi dite di sentire per me.

A Gaucherin quel sorriso punse e rimescolò il sangue; non tremava più; si fermò guatando i due in modo da far paura; ma allora il marchese di Tracy, sghignazzando e guardando lui beffardamente, si sedette al fianco di Carlotta. Per Dio! non l'avesse mai fatto!... A Gaucherin parve di morire. Il cuore gli mancava, si sentì traballare, ma fece violenza e imperò su stesso. Si guardò ancora d'attorno, e l

Gaucherin si fermò un istante, fu visto un fremito sulle sue labbra, si fece ancor più pallido, ma continuò, colle braccia protese, le armi ferme nel pugno, il suo cammino.... Adesso anche egli ghignava; l'ora tanto aspettata, sognata, era giunta. Che importava a lui della palla che gli bruciava nel petto?...

Gaucherin parlò tremando. Egli citato per la sua serenit

Il signor di Gaucherin non avea chiuso occhio in tutta la notte. Dopo parecchi giri di valtzer, ballati colle più leggiadre donne di Bordeaux, si era gettato vestito sul letto, convulso e torvo. I suoi occhi stanchi guardavano con ripugnanza il riflesso bianchiccio dell'aurora che penetrava dalla finestra socchiusa. Una folla di pensieri foschi, angosciosi, gli turbava la mente.

Al segnale, il signor di Gaucherin fu il primo che si mosse: altero, sicuro, cogli occhi fissi nel volto del suo avversario, dove pareva a lui che errasse ancora il ghigno di quella notte; ma non aveva fatto cinque passi che il marchese di Tracy sparò il primo colpo.... nessuna fronda d'attorno si mosse.