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A Gaucherin quel sorriso punse e rimescolò il sangue; non tremava più; si fermò guatando i due in modo da far paura; ma allora il marchese di Tracy, sghignazzando e guardando lui beffardamente, si sedette al fianco di Carlotta. Per Dio! non l'avesse mai fatto!... A Gaucherin parve di morire. Il cuore gli mancava, si sentì traballare, ma fece violenza e imperò su stesso. Si guardò ancora d'attorno, e l

Il marchese di Tracy pareva un gigante di granito. Era forse più audace in quella immobilit

Si volse, ebbe tanta forza di volgersi, volle parlare, ma un fiotto di sangue gli spumeggiò sulla bocca, e colle pistole ferme sulla fronte del suo rivale sparò sghignazzando beffardamente. Il marchese di Tracy cadde fulminato ai piedi di Gaucherin, che un'ora dopo spirava.

Egli camminava con una lentezza paurosa: guardò le pistole, osservò freddamente l'acciarino, le montò con cura e le appuntò alle tempie del marchese di Tracy. Gl'istessi padrini si ribellarono a quell'atto. Fermatevi, Gaucherin! Voi uccidete un inerme gridarono Basta!... cotesto è un assassinio! Ma il marchese ebbe un pensiero di speranza, Gaucherin un atto di compassione.

Da due mesi Gaucherin cercava invano un pretesto. Il marchese di Tracy non sospettava nemmeno di avere ai fianchi un così acerrimo nemico; ma però se ne accorse il giorno soltanto ch'egli comprese la provocazione. Fu un'inezia, che fra diversi contendenti e in altri tempi avrebbe tutt'al più messo un po' di dispetto. Sangue non se ne sarebbe versato, o quel tanto solamente che ne poteva correre da una scalfittura. Ma quelli erano tempi intolleranti, per così dire, e maneschi. Nel 1829, il duello era una frenesia della vita; affrontare così balordamente la morte, una seduzione. La temerit

L'Elogio del Cabanis recitato dal Tracy fu tradotto in italiano da Defendente Sacchi sopra il manoscritto dell'Autore e pubblicato nel 1834 a Piacenza. Il fatto ci è affermato dal professor Magenta, il quale aggiunge che il Voltaire appartenuto al Manzoni "era un magnifico esemplare parigino del 1785, di circa 100 volumi in-8°, legati in marocchino col labbro dorato.

Appunto sotto questi auspizi i due vagheggini della Morny si mandarono i loro padrini. Il signor di Gaucherin era capitano d'artiglieria, duellista audacissimo, uccisore di undici membri dell'associazione che gli ufficiali dell'esercito si erano proposto di distruggere. Il marchese di Tracy era l'ultimo dei duellisti guasconi: l'ultimo.... perchè era stato il più forte.

Al segnale, il signor di Gaucherin fu il primo che si mosse: altero, sicuro, cogli occhi fissi nel volto del suo avversario, dove pareva a lui che errasse ancora il ghigno di quella notte; ma non aveva fatto cinque passi che il marchese di Tracy sparò il primo colpo.... nessuna fronda d'attorno si mosse.

.... Carlotta di Morny, causa involontaria e insciente di così orrenda tragedia, al racconto che gliene venne fatto si rivoltò inorridita. Però non pianse il signor di Gaucherin, il marchese di Tracy. A dispetto della sua giovinezza, quella donna non era stata mai viva.