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«Ebbene soggiunse Giuliano ho un suo cavallo, che voi, se vi fa comodo, manderete al suo gastaldo, appena sia riposato nelle vostre stalle: poi se me ne troverete uno per un paio di giorni, saremo d'accordo sul prezzo con pochi discorsi. «L'oste dei tre Re serve chi lo comanda; e pel signorino ci ho un cavallo morello, sfacciato, con quattro gambe da cervo...

Un altro Dottore, certo Rabì Josè, si faceva portare dai suoi campi ogni venerdì un cesto di frutta dal proprio fattore. Una volta questi gli si presentò il giovedì col solito cesto di frutta. «Per qual cagione hai tu oggi anticipatogli domandò il padrone. «Signore! rispose il gastaldo, ho una causa qui in citt

Basta; presto o tardi s'arrivava, e il fattore, il giardiniere e il gastaldo venivano a baciar la mano ai padroni. La contessa Chiaretta, tutta intontita dal viaggio, si ritirava prestissimo nel suo appartamento, e per quel giorno non discendeva nemmeno a desinare, ma si faceva servire un brodo in camera da letto. è a credere che nei giorni successivi ella uscisse frequentemente in giardino o facesse delle gite nelle vicinanze; tutt'altro; gran parte della giornata ella la passava in un gabinetto con le imposte accostate per non lasciar entrare il sole, coi vetri chiusi per non lasciar entrare le mosche e la polvere; e soltanto a ora di colazione e di pranzo si trascinava a gran fatica fino in tinello, dicendo che non aveva fame e che non capiva come ci fosse della gente che poteva trovarsi bene fuori di citt

E soltanto verso la fine di ottobre, quando i contadini venivano a portare al gastaldo le loro derrate, animavasi per alcuni giorni, fino a che durava tra chiassose discussioni la consegna del grano, delle frutta e del vino.

Ma, ripensando alla lettera cortese del duca di Feira, Aloise aveva tosto fatto disegno di scrivergli, raccomandando al vecchio gentiluomo d'essere a Lorenzo, al suo avversario d'un giorno, ciò ch'egli non poteva più essergli, protettore fino a quando occorresse, amico per tutta la vita. In questi pensieri, domandò di Lorenzo al gastaldo.

E a raggiungere meglio il suo fine, egli s'era munito d'un anellino di brillanti il cui splendore, a parer suo, era atto a trionfare di ben altre virtù femminili che di quella della nipote del suo gastaldo.

Il palazzo era da molti anni disabitato. Assai di rado quando qualche forastiere veniva a visitarlo, il gastaldo andava ad aprire le griglie verdi dei veroni. Del rimanente il vecchio fabbricato conservava il suo aspetto di solitudine. Lo spazioso cortile dormiva in una grande calma claustrale.

Il mio gastaldo io l'ho conosciuto tra Spagnuoli, e di dovunque egli sia, me lo tengo caro. Del resto, che ci trovate di strano? Io non faccio altro che imitare il re Cristianissimo. In che modo? Nell'unico che sia possibile a me. Chi ha messo egli a comandarci, che Iddio lo benedica?

Sempre taciturno, il vecchio gastaldo andò verso un uscio in capo alla sala, e apertolo, si ritrasse per dare il passo all'ospite. Era col

Aloise non badò a tutti questi nonnulla, e chiamando col gesto il gastaldo a venirgli da lato, gli domandò per la prima cosa di Lorenzo Salvani. Egli da due giorni non aveva più pensato all'amico. Il suo dolore era stato così acerbamente tiranno, che non aveva patito ricordanza d'altri dolenti.