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Se pagano estimo i campi, devon per quelli pagarsi tanti soldi o tante lire o tanti baiocchi al campo, allo stiolo, biolca o tornatura di terreno. Se il vino, se il formento paga dazio, contasi questo in ragione di tanti soldi o quattrini la libbra. Le mercanzie tutte, terriere o forestiere che siano, pagano a tanti soldi la libbra o tante lire il cento.

<<O duca mio, la violenta morte che non li e` vendicata ancor>>, diss'io, <<per alcun che de l'onta sia consorte, fece lui disdegnoso; ond'el sen gio sanza parlarmi, si` com'io estimo: e in cio` m'ha el fatto a se' piu` pio>>. Cosi` parlammo infino al loco primo che de lo scoglio l'altra valle mostra, se piu` lume vi fosse, tutto ad imo.

«O duca mio, la vïolenta morte che non li è vendicata ancor», diss’ io, «per alcun che de l’onta sia consorte, fece lui disdegnoso; ond’ el sen gio sanza parlarmi, com’ ïo estimo: e in ciò m’ha el fatto a più pio». Così parlammo infino al loco primo che de lo scoglio l’altra valle mostra, se più lume vi fosse, tutto ad imo.

Estimo che 'l tumultuoso rivolgimento, il quale l'autore vuol mostrare che vi sia, causi alcuno impeto il quale muova quello aere, e l'aere mosso paia vento.

Salve, o diva Scïenza; al detto, al viso Che sopra ogni altro estimo, Ai voli rutilanti io ti ravviso! Per te del mio pensier l'ali sublimo; Per te nei sanguinosi Studî de l'armi il popol mio va primo. Tu che, amica de l'opre, i neghittosi Ozî diradi, e vivi Vigil sempre ed eterna e mai non posi, Tu che redimi a libert

E, se io estimo bene, questa mi pare quella maniera d'uomini, li quali noi chiamiamo «mentacatti» o vero «dementi», li quali, ancora che abbiano alcun senso umano, per molta umiditá di cerebro hanno il vigore del cuore spento, che cosa alcuna non ardiscono d'adoperare degna di laude, anzi si stanno freddi e rimessi, ed il piú del tempo oziosi, quantunque talvolta sospinti sieno dal disiderio di dovere alcuna cosa adoperare; di che quello segue che l'autore ne dice, cioè «Che visser senza infamia e senza lodo».

E giá era alquanto proceduto avanti, quando gli parve da mutare stilo: e il consiglio, che il mosse, fu manifestamente conoscere i liberali studi e' filosofici essere del tutto abbandonati da' prencipi e da' signori e dagli altri eccellenti uomini, li quali solevano onorare e rendere famosi i poeti e le loro opere: e però, veggendo quasi abbandonato Vergilio e gli altri, o essere nelle mani d'uomini plebei e di bassa condizione, estimò cosí al suo lavorío dovere addivenire, e per conseguente non seguirnegli quello per che alla fatica si sommettea.

Della quale percioché assai avem parlato, estimo sia onesto di tornare al proposito.

E, percioché, come giá è mostrato, egli aveva a ogni studio preposta la poesia, poetica opera estimò di comporre. E, avendo molto davanti premeditato quello che fare dovesse, nel suo trentacinquesimo anno si cominciò a dare al mandare ad effetto ciò che davanti premeditato avea, cioè a volere secondo i meriti e mordere e premiare, secondo la sua diversitá, la vita degli uomini.

«O duca mio, la vïolenta morte che non li è vendicata ancor», diss’ io, «per alcun che de l’onta sia consorte, fece lui disdegnoso; ond’ el sen gio sanza parlarmi, com’ ïo estimo: e in ciò m’ha el fatto a più pio». Così parlammo infino al loco primo che de lo scoglio l’altra valle mostra, se più lume vi fosse, tutto ad imo.