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Da Naschirvan provincia dell'Armenia maggiore 10 agosto 1670. Delle Vostre Signorie Serenissime Umilissimo ed obbedientissimo servo FRA MATTEO AVANISENS Arcivescovo di Naschirvan. Esp. Princ. Filza 87. Laudato sia il grande e onnipotente Iddio.

Che se in alcun luogo sia un mare cosí dagli altri disgiunto, come il Caspio in Asia o il mare di Parime nella Guaiana in America, se giá non hanno per sotterranei meati il loro commercio con gli altri mari, come io mi do facilmente a credere, non avranno nemmeno necessitá di livellarsi con essi: come non l'hanno le mercanzie di quei paesi che dal commercio universale vivono segregati; quali appunto credo siano molti tartari dell'Asia ed i popoli piú mediterranei dell'Armenia e dell'Africa, a' quali certo nulla risulta l'abbondanza d'oro o di commoditá che in altri paesi si trovi, mentre con quelli non hanno colleganza pur mediata col traffico.

Senza tener conto delle tradizioni che si hanno, rispetto alla via di Venezia detta ruga Giuffa ed al campo dei Mori, siccome luoghi ove albergavano Armeni e Saraceni, tradizioni che non reggono ad una critica severa, si sa che fino dall'anno 1253 esisteva a san Giuliano in una casa conceduta da Marco Ziani, ricchissimo negoziante nipote del doge Sebastiano, un ospizio la cui istituzione era di ricoverare qualunque pellegrino armeno per tre giorni, donando però una sola cena . Allorquando Uzunhasan si insignorì della Persia e dell'Armenia, e conchiuse alleanza colla repubblica negli anni 1470-73 , crebbero i favori verso quelle nazioni.

Le vie dell'Armenia, di Trebisonda e della Siria la ponevano in comunicazione col mar Nero e col Mediterraneo, e da esse riceveva in cambio le merci d'Europa. Marino Sanudo affermava che le vie dell'Armenia e della Persia erano preferibili a quelle dell'Egitto, e proponeva nel secolo XIV di far passare attraverso quelle regioni una gran strada commerciale per l'India.

Prima che il mar Nero fosse negato alla navigazione dei Veneziani e che l'impero di Trebisonda cadesse nelle mani di Mohammed II, gli scali della Tana e di Trebisonda erano della massima importanza: dacchè a quello concorrevano le merci dell'interno dell'Asia pel Caspio, il Volga ed il Tanai, ed a questo quelle dell'Armenia, della Georgia e della Persia.

Anche la relazione del viaggio e dell'ambasciata in Persia di Ambrogio Contarini fu pubblicata nelle citate collezioni. Partitosi quell'oratore da Venezia a' 23 di febbraio 1473, andò per la via di terra a Caffa, ove giunse ai 26 di aprile, passando per Norimberg, Potsdam e la Russia bassa. Imbarcatosi sul mar Nero, si recò alle foci del Fasi al di luglio, e per la Mingrelia, la Georgia e parte dell'Armenia, giunse al 4 di agosto nella citt