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Prima che il mar Nero fosse negato alla navigazione dei Veneziani e che l'impero di Trebisonda cadesse nelle mani di Mohammed II, gli scali della Tana e di Trebisonda erano della massima importanza: dacchè a quello concorrevano le merci dell'interno dell'Asia pel Caspio, il Volga ed il Tanai, ed a questo quelle dell'Armenia, della Georgia e della Persia.

66 Disse la fata: Io ci porrò il pensiero, e fra dui te li darò espediti. Discorre poi tra , come Ruggiero, e dopo lui, come quel duca aiti: conchiude infin che 'l volator destriero ritorni il primo agli aquitani liti; ma prima vuol che se gli faccia un morso, con che lo volga, e gli raffreni il corso.

Errano poi quando scolpiscono Amore lacrimante sopra la tomba della vergine innamorata: egli vi scende insieme con lei, e vi dimora; avvegnachè anche le nude ossa tremino di amore quando l'amico si volga alla cara defunta con un ricordo, o con un sospiro. Beatrice vide Guido, e gli mandò lontano l'ultimo addio. Guido vide lei, e, malgrado lo spazio, si baciarono col guardo.

Li 3 di maggio provvisti di barche e di uomini ed ogni altra cosa necessaria per la navigazione, ci imbarcassimo per la Volga fiume grandissimo, e li 22 giunsimo in Astracan citt

Quindi dall'emporio di Astrakan rimontando il Volga fino all'incurvatura del Don scendeano poi per la palude Meotide nei porti del mar Nero, impiegando, siccome narra il Contarini, otto giornate da Astrakan alla Tana.

Partita poi da Casan a' 3 di maggio per il Volga, dopo un mese di procellosa navigazione sul Caspio, approdò alle spiaggie persiane e si diresse ad Ispahan, ove giunse soltanto al 15 di settembre, pei disagi sofferti nel viaggio dall'ambasciatore polacco.

È pieno di debiti; da ogni parte da cui si volga corre rischio di vedere la faccia corrucciata di un creditore che non può pagare; e più corrucciato e più inesorabile di tutti fra questi creditori il padrone di casa, a cui Vanardi deve due semestri d'affitto, e non sa dove battere la testa per avere di che pagarlo.

No, non fia ver, che senz'amore al mondo Volga tua vita abbandonata e sola, Qual pèrsa gemma ai neri flutti in fondo, Qual bianco giglio in solitaria aiuola: Quant'alto è il cielo, e quanto il mar profondo, La forte ala d'amor penetra e vola, tu vorrai, leggiadra e debil tanto, Chiuderle il petto, e dar la vita al pianto.

Avvicinandosi a Miranda, la strada s'inoltra in una contrada montagnosa, varia, pittoresca; dove da qualunque parte si volga lo sguardo, non si vedon che roccie grigiastre, a perdita d'occhio, che rendon l'immagine d'un mare petrificato nell'atto della tempesta.

Immenso, orrendo Ne la vittoria sua Teuta procede, E i vinti eroi, che maledían morendo, Strazia co'l ferro, e calpesta co'l piede. Piega intanto il vessil franco, e tremendo Piega, e fiammeggia, e n'ha stupor chi il vede; Piega, si avvolge, al suol lento declina Qual cometa, che volga a la marina.