United States or North Korea ? Vote for the TOP Country of the Week !


L'imperatore si teneva sempre al suo cauto metodo delle due porte aperte. Si abboccò con lo czar a Stoccarda e, nello stesso tempo, diede affidamenti tranquillanti alla corte di Vienna. Mentre a Plombières stringeva la grande congiura con Cavour, i suoi giornali di corte parlavano con freddezza glaciale delle speranze d'Italia. Napoleone III fu sorpreso egli stesso dell'effetto del suo amaro saluto di Capodanno all'ambasciatore austriaco. Alcune settimane dopo fu conchiuso il matrimonio del principe Napoleone: la sollecitudine dinastica del risalito non si smentì neppure in quei giorni pieni di fecondi disegni. Nel febbraio il discorso del trono annunziò «che l'interesse della Francia si trova dovunque occorra porgere la mano a una causa di giustizia e di civilt

Un altro oggetto curiosissimo di questo Museo è una cassa aperta sul davanti, come una scansía, che rappresenta in tutti i suoi più minuti particolari l'interno d'una ricca casa di Amsterdam del principio del secolo XVIII. Lo czar Pietro il Grande, durante il suo soggiorno in Amsterdam, aveva dato a un ricco borghese di quella citt

Quando e perchè il grande Imperatore sia andato a stare in quella capanna, è noto a tutti. Dopo aver vinto i Tartari e i Turchi, ed essere entrato trionfalmente in Mosca, il giovane czar volle fare un viaggio nei principali Stati d'Europa per studiare le arti e le industrie. Accompagnato da tre ambasciatori, quattro segretarii, dodici gentiluomini, cinquanta guardie ed un nano, partì nell'aprile del 1697 dai suoi Stati, attraversò la Livonia, passò per la Prussia brandeburghese, per la Pomerania, per Berlino, la Vestfalia, e arrivò ad Amsterdam, quindici giorni prima del suo seguito. In questa citt

E' scriveva sempre allo czar di quei ghiotti spacci, cui Federico II, Caterina II, Luigi XVIII gustavano con tanto appetito la petite presse all'uso delle teste coronate!

Perocchè il peso d'una bella donna gli è la più spaventevole delle cure, per tutt'uomo che non ha a sua disposizione gli eunuchi ed il sacco del Sultano, la Banca d'Inghilterra, od il potere illimitato dello Czar. Che volete voi dire? Questo: che io vi ringrazio dell'onore che mi avete fatto domandandomi la mano di mia sorella, cui io sono nell'impotenza di accordarvi. Voi me la rifiutate dunque?

Mentre la nave che doveva trasportare lo Czar da Pietroburgo a Kronstadt saltava in aria, mentre due reggimenti si ribellavano a Mosca, mentre una colonna di condannati in Siberia marciava in armi verso gli Urali, un manipolo di fuorusciti sbarcava in Crimea e metteva in fiamme le province meridionali dell'impero.

Che capo d'Egitto! È suonata l'ora per tutti i capi, gli autoritari, gli czar: per tutti, per tutti! Anarchia! Anarchia! Comandano tutti! urlarono. Desistete da questi delitti!... Non comprendete, che in tal modo disonorate il partito? esclama, ma nessuno l'ascolta. Via! via gridano molti, ed egli si vede investito, minacciato.

Per contro, lo czar era inesorabile. Fin dall'estate del 1830 aveva proibito ai russi l'aria appestata della Francia, e non passò anno che egli all'odiato re borghese non desse una prova di quella rudezza destituita di qualunque riguardo, che in quei tempi in cui la potenza russa era al colmo, era ammirata dai nostri piccoli re come una geniale forza di carattere.

Non si voleva a nessun patto abbandonare la Turchia, vincolata da un'antica amicizia, introdotta per la prima volta dalla Francia nella cerchia degli stati europei; si subodorava l'intendimento della politica grecofila della Russia, che lo czar Alessandro davanti al principe Lieven aveva compendiato in una parola: il me faut une Grèce!

Il potere del lazzarone sulla sua pratica era così esteso, così irresponsabile come quello dello Czar su i suoi sudditi; non vi era che l'insurrezione che lo limitasse. Con un colpo d'occhio rapido ed intelligente il lazzarone giudicava il suo cliente, lo valutava come se lo avesse conosciuto da vent'anni. Dopo questo apprezzamento e' si disponeva ad agire.