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Non lo lasciò libero che dietro ingiunzione dell'ambasciatore inglese proibendogli però di non porre più piede in Turchia. O'Donovan, ricco assai, credette giunta l'ora di riposarsi alcuni anni, ma non fu così.

A mezzogiorno, le popolazioni slave predominano sulla Turchia. L'Impero Turco è condannato a dissolversi, prima forse dell'Austriaco; ma la caduta dell'uno segner

LAMPRIDIO. Signor capitano, costui, che forse non conoscete, è scemo di cervello e va dicendo a ciascheduno che è venuto di Turchia e che ha trovato in casa sua un non so chi, che dice esser figlio a sua moglie e fratello a sua figlia, e mille altre filastroche; e si piglia diletto di dar la baia a tutta questa cittade. Mirate che stracci da mascalzoni.

Non si può con penna spiegare i gravissimi danni, che ha cagionato a' turchi l'aver admesso ne' loro paesi le monete di Francia da soldi cinque, dette in Turchia «temini», a prezzo maggiore la metá di quello che intrinsecamente valevano, perché l'industria de' mercanti francesi ed italiani ha saputo cosí ben valersi dell'occasione, che n'hanno in Turchia di cristianitá asportato quantitá incredibile di milioni, a pregiudizio di tutto il Levante.

«Da questo quadro, tralasciando l'Occidente, ove pure si avrebbero tanti aderenti, e mirando soltanto alla parte di Levante, presto si deduce che Polonia, Ungheria, Grecia, Serbia ed Italia hanno interessi comuni contro la Russia, l'Austria e la Turchia: non si collegheranno mai dunque abbastanza quei popoli contro i loro governi, e se una volta avvertiti di questa verit

Ma di piú, avendo per costume le donne di Levante, particolarmente nell'Asia, di adornarsi il capo attaccando alle loro cuffie zecchini nuovi pendenti intorno al viso, cominciarono le meno ricche ad adornarsi con queste d'argento; e si diffuse fattamente la moda, che ormai pareva che in tutto il Levante fosse ogn'altra moneta, fuori che questa, affatto discreditata e poco meno che bandita: onde narra il Taverniere predetto che, ripassando di Persia in Turchia, fu, non so in qual luogo, cosí da certe femmine pregato per questi temini, che non poté aver da mangiare per altra sorte di monete.

EUGENIO. In poco tempo, vogando il remo la notte e il giorno. Che strada avete voi fatta al venir di Turchia? EUGENIO. Niuna, l'avemo ritrovate fatte. LAMPRIDIO. Che si fa, che si dice in Turchia? EUGENIO. Si fan mercanzie, palaggi e navi, e si dicono delle veritadi e delle bugie, come qui ancora. LAMPRIDIO. Mi risponde da filosofo. EUGENIO. E tu mi dimandi come se mi volessi dar la baia.

Conchiusa appena la pace colla Turchia, arrivò in Venezia una importante missione dalla Persia. La componevano due padri domenicani: Maria di S. Giovanni ed Antonio di S. Nazaro, incaricati dall'arcivescovo di Nashirvan di presentare al senato la relazione dei suoi negoziati colla Persia, e la risposta dello sh

E forse niun'altra ragione addur si può dell'esser divenuto piú caro l'oro dell'argento dal tempo che scrive il Bodino, ch'egli valeva dodici d'argento, al tempo nostro, che ne vale quasi quindici, se non che il commercio di Levante, che avanti Francesco primo era quasi solo in mano de' veneziani e genovesi, apertosi a' francesi e spagnuoli ancora, per mezzo degli ebrei, scacciati di Spagna e ricovrati in Turchia, che hanno cominciato di a venir ne' porti di cristianitá a mercantare, ha portato via sempre piú d'oro che d'argento: mentre, sebbene l'argento ci va, resta però egli in giro di mercanzia; ma l'oro, caduto che sia una volta nelle mani de' grandi e nel casná del gran signore, mai piú rivede il sole, non che la patria.

Fu pensiero d'un mercante di Marsiglia di tentare a mandare in Turchia di questa sorte di monete, e n'inviò come per un saggio due o trecento scudi a un suo fattore a Smirne; il quale seppe ben valersi della curiositá de' turchi, che d'un subito di cosí bella moneta s'innamorarono, che le fece loro passare per reali da otto alla pezza, benché in fatti al peso ne andavano dodici.