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Un esercito che l'abbia occupato, è padrone della strada di Roma e di quella di Passo Corese, mentre ha facile la ritirata sui monti di Tivoli e nell'Abbruzzo.

Un asinello mi aspettava alla porta, ed io partii da Aspra lieto e soddisfatto di aver trovato nei cuori di quella popolazione l'incanto stesso della natura meravigliosa che li circondava. Attraversata una bella regione montuosa, giunsi a Passo Corese, dove presi la posta e feci ritorno a Roma.

Garibaldi stesso occupava Monte Maggiore e Passo Corese, donde minacciava Monte Rotondo. Dai confini del Lazio i telegrafi annunciarono che i volontarii avanzavano su tutta la linea.

Il 23 ottobre si recò a Passo Corese e, per Scandriglia, penetrò nello Stato pontificio, dove i suoi due figli e altri capi, come Salomone e Frigesy, avevano raccolte alcune migliaia d'uomini. Fu informato allora Garibaldi dei fatti avvenuti a Roma il giorno precedente, ai quali non era estraneo il suo approssimarsi alla capitale, ma che rimanevano troppo al di sotto delle sue aspettative.

Tutti eravamo in borghese, meno qualche rara camicia rossa, e giunti a Cantalupo in una giornata di gran sole, vi trovammo un drappello di cavalleria regolare, che ci avvertì essere scaglionato a Corese un reggimento di granatieri per vietarci il valico di confine.

Il 23 ottobre, mentre Enrico e Giovanni Cairoli, Mantovani, Isacco, i fratelli Rosa, Stragliati ed altri sessantrè emuli dei trecento di Leonida navigavano alle porte di Roma per aiutarvi la sperata rivoluzione interna e sorpresi combattevano colla morte al fianco sotto il mandorlo e per la vigna di Villa Glori sui monti Parioli, Garibaldi compariva a Passo Corese e il 26 con rapidit

Venendo a Passo Corese noi avevamo gi

La vita è una continua antitesi dalla nascita all'avello, dalle nozze al divorzio, dalle danze ai funerali! Spossati, affranti di dolore, insonnia e fame, arrivammo a notte inoltrata a Passo Corese, dove i nostri granatieri del settimo reggimento ci accolsero colle maggiori dimostrazioni di simpatia e ci ristorarono con quanto era in loro possesso da buoni e leali soldati.

Nelle scaramuccie di Corese e di Mentana i pontifici hanno la peggio: le schiere dei volontari occupano Nerola, Vicovaro, Ferentino, e i loro sforzi si dirigono verso la capitale. Menotti Garibaldi con cinquecento giovani si spinge fino a venti miglia da Roma. Gli zuavi che lo attaccano sono battuti e respinti fino a Montemaggiore, dove si fortificano.

Secondo dice Crispi, testimone oculare, la sera del 3 novembre Garibaldi giunse al ponte di Corese con 5000 nomini, se pure questa cifra è esatta. L