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La corruzione di Chalons non la cede per nulla a quella di Digione. Il quai è un continuo viavai di donnette che ti lanciano occhiate assassine. Non vi è soldato che non abbia un'amante. O mariti Italiani che nel 1859 coronaste d'alloro i vincitori di Magenta e ne aveste in ricambio altre corone, gioite: i vostri compatriotti sanno ben vendicarvi!

Il sottoprefetto di Chalons è una pasta di zucchero: Corso, è contrarissimo a Napoleone: sottoprefetto è un sansculot di prima forza! Oggi ero di guardia: si è trattenuto un poco con me sul terrazzo: mi ha parlato della Francia colle lacrime agli occhi ed ha finito con accenti di disperazione. Sul far della notte ha mandato una damigiana di vino e del salame ai soldati.

Prima di terminare il racconto è necessario che io parli della seconda brigata, comandata dal Lobbia, di questa brigata che, quantunque lontana dalle altre e perciò non abbastanza rammentata nelle molte memorie che si son pubblicate sulla campagna di Francia, non si è meno coperta di gloria, ha meno faticato delle altre. I dati della relazione che io farò ai miei lettori, mi furono forniti a Chalons da un distintissimo ufficiale di stato maggiore che era al seguito del colonnello Lobbia, e il pubblico avanti di parlare del nostro soggiorno in quella citt

Il giorno dipoi partenza di tutte le truppe: Garibaldi accompagnato dal suo stato maggiore partì per Chalons sur-Saone: noi avemmo l'ordine di rimanere. Nella giornata liti immense con i Francesi. Ghino d

Tra un bicchiere e l'altro, sapemmo che i Prussiani avevano fatto fuoco sull'ultimo convoglio di Garibaldini che era partito da Digione, convoglio nel quale tra gli altri si trovava il Piccini: nessuno fu offeso ad eccezione del Macchinista che restò morto sul colpo. Il giorno dopo, noi partivamo da Chagny, diretti a Chalons sur-Saone, dove si trasferì il quartier generale.

Chalons ha da essere un soggiorno incantevole; ha strade e piazze pulite, eleganti e con sfarzosi negozii: il suo quai sur la Saône rammenta i nostri lungarni: il fiume è però più bello e più tranquillo dell'Arno: sul far della sera quando arriva Parisièn, il piccolo piroscafo che viene da Lione, disegnando una striscia di fumo sulle limpide plaghe del cielo sereno, si gode una incantevole poesia e troviamo artisticamente superbi i visi sin'allora simpatici semplicemente delle cittadine: Il desiderio di rivedere l'Italia si fa più vivo... a che ci tengono qua, se non ci è più da menare le mani?

Appena scesi dalla stazione di Chalons, ci colpisce la vista un insolito brulichio di persone: la vasta piazza dell'obelisco è occupata da capannelli che si agitano, si sbracciano, discorrono ad altissima voce. Domandiamo a qualcuno che cosa è avvenuto: ci si risponde che domani i Prussiani saranno in citt

Terminato che fu l'armistizio e conclusa la pace, la brigata Lobbia con lascia passare Prussiano passò in mezzo alle schiere nemiche che le resero gli onori militari: da Langres venne a Chalons, dove furono tolti persino i mantelli alle Guide, che così bene avevano adempiuto il loro incarico, che tanto si erano coperte di gloria per difendere quella Repubblica Francese che ora in tal modo le ricompensava.

Son capitano Si bagneranno i galloni? Lasciami prender l'entrata in campagna. E a qual corpo ti hanno aggregato? A qual corpo?!... A dirtela non lo so neppure io. Tanto meglio.... Una triste notizia; il colonnello Bossi, mentre accingevasi a partire da Chalons è assalito da un trabocco di sangue e cade tra le braccia dell'ufficiale di stato maggiore che lo ha accompagnato alla stazione.

Ma riunitisi ivi sotto Ezio i restanti romani e i nuovi visigoti contro ai novissimi invasori, li vinsero a Châlons in gran battaglia , e cosí li rigettarono sull'Italia.