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Di grosse somme venute dall'estero parla l'ispettore Gallegra; e supera tutti l'ispettore Castellini, che precisa che il denaro col quale Bosco, Barbato e C.i se la scialavano in pranzi e bagordi veniva dalle 32000 lire che De Felice portò dal suo convegno col Cipriani a Marsiglia.

Zumma, Delegato di P. S.: Dalla compattezza dei soci, i quali si fecero crescere tutti i baffi in seguito ad ordine del Barbato, il quale disse che sarebbero stati espulsi dal Fascio quelli che non avrebbero portato i baffi...

Quale fosse il pensiero degli accusati sulla loro posizione di fronte al tribunale militare lo lascerò dire al Dr. Barbato che nella sua splendida orazione in cui non fece la sua auto-difesa ma espose le fatali ragioni storiche del socialismo, così disse: «Quanto a noi, abbiamo semplicemente due doveri in questo processo, secondo me. Riaffermare la nostra fede, e lo abbiamo fatto. Fornire i documenti della nostra moralit

Si afferma che Bosco e De Felice lasciarono somme a Balestrate e a Monreale; che una amica di Barbato, aveva accennato a soccorsi francesi; che fossero stati pagati i viaggi di Cottonaro da Valguarnera... Al questore Lucchese risulta che i fondi vengono dall'estero, specialmente dal partito socialista germanico; all'ispettore Marzullo consta che i membri del Comitato erano sovvenuti largamente da mano ignota.

Viene un ricco proprietario di Palermo, il Barone Valdaura, chiamato dall'accusa e dichiara di saper nulla di nulla, meravigliandosi di vedersi citato. Un delegato Zummo riassume la voce pubblica di Piana dei Greci nel D. Carnesi, ma questi quantunque nemico personale di Barbato, interrogato, risponde che nulla disse mai direttamente al Delegato, che avr

E infatti questo Tribunale militare, secondo la profonda osservazione di Barbato doveva lealmente condannare per dare il suo contributo a ciò che crede sacro e immortale, e che pur si sfascia e muore.

RUFINO. Che che ve farò andar a cantare altrove? MASTRO ANTONIO. Cancaro! Che tira i sassi? MALFATTO. Ah! ah! Fate alle sassate, eh? PRUDENZIO. Quid est? che cosa è questo? MASTRO ANTONIO. Vedete che ne tragono. RUFINO. Diavolo coglili! PRUDENZIO. Fateve in qua, come dice el barbato Catone: «Rumores fuge». MASTRO ANTONIO. Pel corpo mio, che m'ha sfracassao el liuto. PRUDENZIO. Oh! tedet mihi.

Barbato non s'ingannò: i meno odiati, Ciralli e Cassisa, vennero assolti; gli altri tutti condannati, non perchè dimostrati autori dei reati a loro imputati, ma perchè rappresentanti di un idea, che il Tribunale aveva la consegna di combattere. Parve a tutti, che esso, abbia condannato, per disciplina.

L. Leone, sfugge alle ricerche della polizia e ripara a Malta; Bosco, Barbato e Verro, vengono arrestati dopo qualche tempo, mentre cercavano riparare all'estero; ma quasi a compenso di queste prede mancate venne arrestato l'avv. F. Maniscalco, che del Comitato non faceva parte e ch'era semplicemente direttore della Giustizia sociale.

Se alcuni dei capi conoscevano le teorie di Marx e alcuni le avevano studiate con amore e le spiegavano con molta chiarezza, come il Montalto, il Barbato, il De Luca, il Petrina, ecc.; la immensa maggioranza dei soci dei Fasci, per non dire la totalit