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Le nostre occhiate s'incrociavano spesso, si chiappavano a volo, come i lepidotteri, e allora, mentre la marchesina abbassava le ciglia sul filondente, io, tutto rimminchionito, succhiavo il pennello, come si succhierebbe un bastoncino di cioccolatte. E gli amorini salivano a lire 2,65 l'uno, come in tempi di assoluta carestia.

Era una creatura dolce, uno di quei leggiadri amorini, dei quali Albano s'è tante volte compiaciuto, e che hanno fatto celebre il suo pennello. Viso affilato, pallido e lungo, capelli ondeggianti, ocelli grandi ed espressivi.

Il principale aveva pregato il marchese di regalarmi le sue scarpe smesse, dicendogli che io non riuscivo a introdurre la spesa della calzatura nel mio budget particolare. Da quel giorno in poi, il listino della Borsa segnò gli amorini a settantacinque centesimi cadauno. C'era anche uno sparagno, sulla dozzina. Eh, no!... non si potevano dir cari. I drammi del mare.

Levai il capo in alto; il cucuzzolo del monte pareva molto vicino e si staccava nero nero dall'azzurro fondo del cielo. Quel bocciolo di rosa in quel luogo aveva proprio l'aria d'un nido di amorini.

La stanza era altissima, sul soffitto erano dipinte ad affresco donne simboliche, dalle forme massiccie, con elmi in capo, con ampli panneggiamenti dai colori vivaci, circondate da nubi, da amorini paffutelli, da genietti scherzosi, ridanciani, chiassoni.

Venivano poi i principini reali; erano dieci, divisi a coppie e tenendosi per la mano, andavano innanzi quegli amorini saltando come matti: erano ornati di cuori. Poi sfilavano gl'invitati, la maggior parte Re e Regine, e fra loro Alice riconobbe il Coniglio bianco; discorreva con una fretta nervosa, facendo bocca da ridere a chiunque gli parlava, e passò oltre senza punto badare ad Alice.

Pareva intanto che le galanti pastorelle e i mille amorini della vôlta sorridessero a quello spettacolo e si movessero lievemente anch'essi, tra i dolci suoni dei violini, frammezzo alle loro ghirlande di fiori. Le pareti erano ornate dei capolavori di Vanloo, e Luigi XIV, in piedi, in fondo alla sala, imponeva ancora, benchè dipinto.

E quelle subito ad imitarla; ma, quantunque facessero, la sarta non conferiva loro quel garbo della persona, quella grazia che spesso è ascosa in una piega da nulla, come gli amorini nello zendado di Venere. Tutto insomma era natura in costei.

Un ventaglio con le stecche di madreperla e una scena di amorini che ruzzolavano festosamente sul prato, dipinta su d'una sottil pergamena dal Rubens, non era il meno prezioso di tutti quelli ornamenti, sebbene il banchiere anzidetto avesse dimenticato di metterlo nel conto.

Il tetto del mirador de la reina è sostenuto da piccole colonne moresche fra le quali si stendono degli archi schiacciati che danno al padiglione un aspetto stranamente capriccioso e gentile. Le pareti sono dipinte a fresco, e vi si vedono lungo i fregi le iniziali d'Isabella e di Filippo V intrecciate con amorini e fiori.