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Il Cabanis, come più tardi il Manzoni, tenne fede al suo programma giovanile. E, se fu caso che due uomini come il Cabanis ed il Manzoni, l'uno al tramonto, l'altro al principio della vita, s'incontrassero e si amassero, quel caso almeno non si potè dir cieco, poichè, se il temperamento dei due scrittori era diverso, non potevano incontrarsi due uomini che si somigliassero di più nel desiderio del bene. Il ritratto del Cabanis che accompagna il primo volume della edizione delle sue opere fatta nell'anno 1823 a Parigi dal Didot, ci offre la figura d'uomo pensoso e malinconico, ma benevolo e dall'espressione soave. La gioventù del Cabanis era stata molto agitata; giovinetto, egli aveva seguito, in qualit

Il 9 giugno 1843 l'Armaroli morí nella sua villa di Appignano che egli aveva battezzata col nome di Tusculano, lasciando alla famiglia Tambroni i suoi averi e i suoi libri. Lugano, fr. La traduzione francese fu pubblicata in Parigi, Audin. 1823, poi raffazzonata con altro titolo. Per es. nel libro Milano e il suo territorio, Milano, 1844, vol. I, p. 375: il CANTÙ, Il Principe Eugenio, vol.

«Nel 1823 si scovrì la societ

Lasciato l'anno dopo l'ufficio di presidente della Reggenza provvisoria, si ritirò di nuovo a vita privata, e morí poi in Verona nel luglio 1823. Seguita nel giorno 20 aprile 1814 PARIGI Novembre 1814.

³⁵ Il David si perdette nel tremuoto del 1823, e col David il Mercurio e le misure esistenti nell’atrio. Le gabbie di ferro, gi

Uscito luogotenente dal collegio militare nel 1823, non fu nominato generale che nel 1848, dopo la guerra di Lombardia, in seguito della disfatta di Custoza. Lamarmora si era trovato agli affari di Monzambano, Borghetto, Taleggio, Peschiera, di guisa che era stato decorato di una medaglia in oro.

Vedi nell’Archivio Comunale di Palermo gli Atti del Senato medesimo, a. 1789-90, p. 79; 1797-98, pp. 46 e 53; Provviste del Senato, a. 1796-97, p. 380. ²⁸ Ma ahimè! il tremuoto del 1823 ne rovinò una parte, ed il Governo di Napoli, per alte influenze palermitane, permise la demolizione di tutto l’edificio!

Gli uomini della parte che intitolavasi moderata, gli uomini ai quali voi affermate d'esservi diretti ponendo piede in Roma, sono, per opera vostra, in esilio. Esuli sono Mamiani, Galeotti, il padre Ventura. Il vostro è lavoro di distruzione: lavoro eguale a quello che la monarchia compiva in Ispagna nel 1823. Aveste almeno il coraggio brutale della monarchia!

²⁷³ Münter, op. cit., vers. di F. Peranni, ecc., v. I, p. 28. Palermo, 1823.