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come un picciol lume alta chiarezza vince, così con vostre lodi sole lei vincete in virtute e in bellezza; l'alto motor come 'l ciel ornar vole la terra, piacque a sua reale altezza far Vittoria una Luna e Tullia un Sole. Di Lattanzio De' Benucci

Sangue perfetto, che poi non si beve da l’assetate vene, e si rimane quasi alimento che di mensa leve, prende nel core a tutte membra umane virtute informativa, come quello ch’a farsi quelle per le vene vane. Ancor digesto, scende ov’ è più bello tacer che dire; e quindi poscia geme sovr’ altrui sangue in natural vasello.

FILENO. Bisogna, adunque, uscir d'errore ed a l'antico male porger rimedio, poi che v'è gagliardo. Fuggiam, per qualche , l'occasione, che fa peccar talor l'anime elette, ed andianne a diporto; ove vedrai ogni virtute ed ogni sentimento surgere in te come da morte a vita. Lasciati governare.

e la percossa pianta tanto puote, che de la sua virtute l’aura impregna e quella poi, girando, intorno scuote; e l’altra terra, secondo ch’è degna per e per suo ciel, concepe e figlia di diverse virtù diverse legna. Non parrebbe di l

Il poeta Lodovico Savioli, nel 1803, salutava in Napoleone "il guerrier della vittoria alunno;" Luigi Lamberti "l'eroe dei Numi amor," e infine esclamava: Fondar popoli e far con sante leggi La virtute reina e il vizio domo, Impresa è sol d'immortal Nume, o d'uomo Che a Nume si pareggi.

Lo ben che tutto il regno che tu scandi volge e contenta, fa esser virtute sua provedenza in questi corpi grandi. E non pur le nature provedute sono in la mente ch'e` da se' perfetta, ma esse insieme con la lor salute: per che quantunque quest'arco saetta disposto cade a proveduto fine, si` come cosa in suo segno diretta.

Molti son li animali a cui s'ammoglia, e piu` saranno ancora, infin che 'l veltro verra`, che la fara` morir con doglia. Questi non cibera` terra ne' peltro, ma sapienza, amore e virtute, e sua nazion sara` tra feltro e feltro. Di quella umile Italia fia salute per cui mori` la vergine Cammilla, Eurialo e Turno e Niso di ferute.

Cio` che da lei sanza mezzo distilla non ha poi fine, perche' non si move la sua imprenta quand'ella sigilla. Cio` che da essa sanza mezzo piove libero e` tutto, perche' non soggiace a la virtute de le cose nove. Piu` l'e` conforme, e pero` piu` le piace; che' l'ardor santo ch'ogne cosa raggia, ne la piu` somigliante e` piu` vivace.