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Aggiornato: 5 giugno 2025


Sopratutto adoperavano i fuorusciti, gente che, nimicissima di chi la proscrisse e nulla avendo a sperare nella quiete, tutto nei tumulti, badando ai suoi odj più che ai comuni interessi, è perpetua autrice di partiti estremi e ruinosi, purché riesca non tanto al proprio trionfo, quanto a danno o a dispetto dell'inimico.

Così, quando alla stazione più vicina a Valduria, gli dissero che i tumulti erano gi

Di tante inchieste, di tante relazioni, di tanti rapporti rimangono giudizî e descrizioni di una esattezza meravigliosa, che sembrano scritti all'indomani dei tumulti per giustificare i tumultuanti; giudizî e descrizioni che costituiscono ad un tempo le pietre miliari della constatazione delle miserie del proletariato siciliano e la condanna più severa della criminosa noncuranza degli uomini di governo di ieri e di oggi.

Perdutamente innamorato dei suoi ideali, egli non sospettava che sarebbe venuto il giorno in cui i suoi nemici che sono anche i nostri lo avrebbero sorpreso sulla strada e svaligiato di tutto. È stato mandato al reclusorio di Pallanza come incitatore di tumulti e come un demagogo che mette un po' di barricata in ogni frase.

Così sulla fine dell'aprile or decorso moti e tumulti cominciarono a Minervino Murge, a Bari, a Foggia, ed attraverso le Marche e la Romagna, si propagarono ben presto in diversi piccoli paesi ed in alcune citt

Si dicono convinti rivoluzionarî tutti i socialisti marxisti, che rifuggono dai tumulti e dalle violenze; e tali si dicono impunemente nei discorsi, nei giornali, nei libri. Perchè non processare tutti coloro che rivoluzionarî in tale senso si proclamano?

Lo stesso Bondi attribuì ad un discorso di De Felice i tumulti di Catenanuova e i resoconti parlamentari in quel giorno provarono che il De Felice era a Roma.

Combatterono! Il Tribunale non poteva mostrarsi più sapiente nelle storiche e politiche discipline confondendo i tumulti con le rivoluzioni; inchiniamoci riverenti innanzi a lui e procediamo oltre.

Il tempo che trascorse da questo giorno veramente nefasto e il 12 del seguente mese di giugno fu speso dalla Reggenza ad ampliare il dritto di caccia, a sminuire alcune imposte, e a rimuovere il ministro della guerra generale Fontanelli, per surrogargli il generale Bianchi d'Adda, quel desso che avea ricusato il 20 di aprile al De Capitani le truppe da questi richieste per frenare i tumulti.

La via di S. Pietro all'Orto venne occupata militarmente. Non pensavamo neanche che si trattasse di noi. Io poi, che avevo dovuto essere da una parte e dall'altra e mi ero convinto che Milano stava per diventare una rete di cordoni militari, tirai via a chiacchierare sui tumulti spaventosi senza badare a ciò che avveniva nella strada. I fatti ci assorbivano. Come si erano compiuti? Chi li aveva provocati? C'era stato scambio di fucilate? Chi sar

Parola Del Giorno

emiliano

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