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Aggiornato: 10 luglio 2025
Vedendo Eliseo che egli non era risuscitato, andò egli con la propria persona e conformossi tucto col garzone con tucte le membra sue, e spirò aciando septe volte nella bocca sua. E il garzone respirò septe volte, in segno che egli era resuscitato. Questo fu figurato per Moisé, che Io mandai col bastone della legge sopra el morto de l'umana generazione, el quale per questa legge non aveva vita.
Ma e' non pensano, e' miserabili, infedeli e superbi, che Io so' solo Colui che proveggo in tucte quante le cose che sono di necessitá a l'anima e al corpo; benché con quella misura che voi sperate in me, con quella vi sará misurata la providenzia mia.
E però non debba diminuire la reverenzia; e quando diminuisce, n'offendono me. E però m'è piú grave questa colpa che tucte l'altre, per molte ragioni: ma tre principali te ne dirò. L'una si è perché quello che fanno a loro fanno a me.
Sí che ben dixe veritá la mia Veritá dicendo: «Se Io sarò levato in alto ogni cosa trarrò a me», cioè che, tracto il cuore e le potenzie de l'anima, saranno tracte tucte le sue operazioni. L'altro modo si è perché ogni cosa è creata in servigio dell'uomo.
Tucte le virtú si pruovano e parturiscono nel proximo, sí come gl'iniqui parturiscono ogni vizio nel proximo loro.
Questi cinque stati predecti sonno come cinque principali canali de' quali e' quattro dánno abondanzia e infinite varietá di lagrime, che tucte dánno vita, se sonno exercitate in virtú, come detto t'ho. Come infinite? Non dico che in questa vita siate infiniti in pianto, ma «infinite» le chiamo per lo infinito desiderio de l'anima. Sí che sonno unite fuoco e lagrime, cioè desiderio affocato.
Unde, non avendo la consolazione, ne lo' pare offendere me: ed essi sonno ingannati dal proprio dilecto spirituale della mente loro; e offendonmi piú non sovenendo a la necessitá del proximo che lassando tucte le loro consolazioni. Perché ogni exercizio vocale e mentale è ordinato da me, che l'anima el facci per giognere a la caritá perfecta di me e del proximo, e di conservarla in essa caritá.
Queste sonno le virtú, e molte altre, le quali non potresti narrare, che si parturiscono nella dileczione del proximo. Perché l'ho poste tanto differenti che Io non ho dato tucto a uno, anco a cui ne do una, e a cui ne do un'altra particulare? poniamo che una non ne possa avere che tucte non l'abbi, perché tucte le virtú sono legate insieme.
E questo s'intende in due modi. L'uno si è che, tracto il cuore de l'uomo per affecto d'amore, come decto t'ho, è tracto con tucte le potenzie de l'anima, cioè la memoria, l'intellecto e la volontá.
E con la grande tribulazione che sostengono, vedendo offendere me e privare l'anima della grazia, si spegne ogni sentimento di questa minore. Intantoché tucte le fadighe loro, che in questa vita possino sostenere, le reputano meno che non cavelle.
Parola Del Giorno
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