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Aggiornato: 2 maggio 2025
Non ognuno per sè, ma ognun sorregge della stirpe il destin colla brav'ala non mai stanca, che tremola all'invito degli spazi del ciel ampi e del mare". luglio 1895. Giovani amici e giovinette in pianto Precedono il trionfo della Morta Per l'ampie strade.
Ottobre 1876. Gli astri scintillano; l'onda riposa; E sovra il glauco specchio del mare Il raggio tremola d'una pietosa Luce lunare. Da lungi il circolo delle pendici Chiude la baja con braccia immani; Ivi approdarono Libii e Fenici Mori ed Ispani. Le barche dormono presso la rada; Il flutto instabile ne culla il sonno; Ed a fior d'acqua guizzan l'orada La triglia e il tonno.
Si vedevano la mattina, in quell'ora freschissima quando la notturna rugiada tremola ancora sull'erbe e sulle foglie, comparire sul terrazzo; e ogni volta sembravano al Pietro un'apparizione nuova, poichè non sapeva abituarsi a non ammirarli. Di l
Sarebbe egli impazzito? Ah!... Non è inganno questa volta. In fondo tremola qualche lume, si agita qualche ombra. Ancora pochi passi, e chi sa quale scena d'orrore! Dalla stessa parte ove brillano i lumi si innalza un segnale. La strada è libera? chiede il segnale nel suo muto linguaggio. Di lì a poco, nella direzione di Y, un altro segnale risponde. È libera.
L'attenzione non basta a tutte insieme, sopra una sola non può fissarsi, che le altre la tirano, e così tremola e si stanca senza nulla abbracciare. Colonne enormi, statue colossali, bassorilievi, dipinti, mosaici, ori, ricchezze e bellezze d'ogni forma e d'ogni natura: vi si passa accanto senza neanco guardare; si vedono e si dimenticano le une nelle altre.
Egli rimase interdetto, fissandola, indovinando il pensiero che era in lei, invaso a sua volta da un malessere sinistro, che gli gelava la parola sul labbro. Lentamente, senza dirsi più nulla, uscirono dalla sala e scesero lo scalone, rischiarato scialbamente dalla luce tremola che pioveva da una vecchia lanterna veneziana, accesa gi
O in pria sonanti e rade Gocciole grosse che a la strada bjanca Levano il polverìo, Poi rinfittite, a secchi, Sui sitibondi stecchi Il rovescio profondono e il fruscìo Della pioggia felice onde ogni branca, Ogni erbuccia, ogni foglia Tremola, goccia, s'agita e rinvoglia De la vita, e rinfranca, E del fïato che la terra emana Dal suo pregnante sen, tutta risana!
Parola Del Giorno
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