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Aggiornato: 17 giugno 2025


«Io credo che : questa gente che ci viene addosso ama più il Monforte di noi, e non è la prima volta, che il premio del Cavaliere vincitore del torneo fu morte a tradimento: se volete campare, salite in sella, e seguitemi

«Se il fatto risponde alle parolesoggiunse il Monforte «spero che ritrarremo qualche onore dalla vostra sconfitta.» «O forse bestemmierete i Santi per avere provocato il torneoriprese il Cavaliere primo venuto.

Compiutosi di nuovo un grande cerimoniale, ricominciò il torneo di cappa e di lancia, ove il toro diede prova di furibondo valore. Poi si presentarono, a banderillare insieme in questa corrida, Gallo ed il medesimo Bombita. In una gara insuperabile di maestrìa ne piantaron all’esatto segno due paia di corto manico per ciascuno.

Ma la corte era rimasta senza il siniscalco; il torneo non fu fatto; la regina si dolse; Alboino strepitò, e il povero trovatore, che aveva turbato le gioie della corte, fu mandato con Dio, senza la croce d'un quattrino; contento tuttavia, nel profondo del cuore, di aver fatto che l'amico non fallisse all'amico. Amen.

«Che cosa favella quel membruto, che, se mal non vediamo, ci pare il vincitore del torneo di Romadomandò Carlo ad alcuni suoi Baroni. «Egli brava, e minaccia....» «Egli brava!» «O sire Conteaggiunge Ghino «da quel valente uomo che siete, accettate la tregua, perchè non sempre troverete traditori che vi lascino il passo, non sempre i Saraceni che abbandonino il posto, Benevento,...»

Infine le trombe suonarono «la suerte de banderillear». Gli furon messe due paia di «banderille», ma piuttosto male, perchè il toro correndo scuoteva la testa, onde riusciva pressochè impossibile collocare i pungiglioni come l’arte classica del torneo prescrive, una per parte, a qualche pollice dalla nuca. Il toro, messo in furore da quegli aculei pungentissimi, si avventava di qua, di l

Non poteva più vedere queste capigliature bionde... le facevano male agli occhi. E Valeria si coprì il viso, con un piccolo singhiozzo soffocato. All'indomani, il secondo del torneo, la nostalgia crebbe ancora; divenne insopportabile.

Le dame assistevano di lieto animo alle tenzoni, e in loro onore solea farsi l’ultimo colpo e il più pericoloso d’ogni torneo, che dicevasi «correr la lancia delle dameQuesto di Morello con Ansaldo era uno scontro all’antica maniera de’ Paladini, e non dovea farsi in campo chiuso, ove potessero andar spettatrici e giudichesse le dame.

Quanti mietè paladini la spada, Quanti del Cedron riempion la valle, Quanti ne vide la bella contrada D'Adige e Po, Normandia, Roncisvalle. Quanti portaron la lancia in torneo Dell'armi degni e degli sproni d'or, Passano tutti in trionfal corteo Sotto l'arco di Tito Imperator.

«Visse un uomo in Italia che soleva trattarla nella sua fanciullezza, come il pastore maneggia il vincastro; egli vinse con essa più d'un torneo, ed abbattè più di un cavaliere in battaglia. Questa sola mi rimane del retaggio dei miei padri, ella è la lancia del mio genitore: anche io un tempo la palleggiai, adesso comincia ad essere troppo grave per le mie membra affralite

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