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Aggiornato: 9 ottobre 2025
Pôra putela, mormorò una donnicciuola inginocchiata sul banco dove anche Andrea si teneva appoggiato, pôra putela, fa proprio mal al cor, a sentirla tossir in quel modo! Andrea, che si era fatto pallido, non si mosse, non rispose verbo. Anche la sò pôra mama, riprese l'altra dopo un poco, l'è morta tisica. Andrea continuò a tacere, ma guardò la donna attentamente. L'era cussì bela anca ela!
Pure, quegli occhi profondi di tisica, quei pomelli accesi, quella massa di capelli, quei denti bianchi, le davano ancora una singolare parvenza di bellezza. Il sole cominciò finalmente, a nascondersi dietro alla solita fumana serale. Una brezzolina sottile volò via pei campi. Anche nella camera della malata penetrò il frescolino.
La febbre di dominio e di persecuzione che stagna in fondo al cuore di tante donne reazione perversa della troppo lunga e dura sottomissione di tutto il sesso giungeva all'estrema acutezza nella tisica moribonda. Sandro sentiva l'odio che si accaniva contro di lui; lo sentiva nelle carezze feline, nei lunghi sguardi indagatori, nei motti scomposti.
Sulla strada, di rimpetto alla finestra, vicino al muro che cinge la villa, nella penombra che produce il lampione a grande distanza, innanzi l'edicola di una madonna di villaggio poveramente rischiarata da una tisica lucerna, due persone si fermano corto e sbirciano intorno. E' sono venuti a piedi han lasciato la carrozza ben lontano, perchè Bambina non ne ha udito lo strepito.
Sbucati nelle grandi e aride pianure di Gemaije, animate solo da qualche gruppo di palme, da qualche acacia tisica e da miserabili tugul o capanne, allungarono il passo filando come giganteschi e silenziosi fantasmi verso gli ondulati terreni del sud, in direzione d'Hossanieh.
Sì, dite bene, un grande egoista. Amico mio, son pure infelice. Che vita sarebbe la mia, se non avessi il tuo amore? È il mio rifugio tanto caro. E come sono corsa a te, l'hai veduto? come ti ho sùbito indovinato! come ti ho sùbito accolto! È stata una buona stella che ti ha ricondotto quassù, alla terra dei tuoi padri. Se tu avessi tardato, o Rizio, se tu avessi tardato ancora a giungere in questo deserto, in questo orribile deserto, credo che ci sarei diventata tisica, e mi avrebbero presto seppellita laggiù, come una santa, nel piccolo chiostro di San Giorgio. E le avrei fatte meravigliar bene della mia compagnia, le povere sante dei Matignon.... se pure è vero che di l
Tina era tisica; forse la malattia covava da molto tempo, ma quell'olocausto era bastato a determinare l'esplosione con una peritonite rapida e violenta, che bruciava tutto quel corpo in una fiamma invisibile. Adesso il suo volto scarno pareva che se ne illuminasse internamente, perchè aveva acquistato un insolito splendore.
Parola Del Giorno
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