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Aggiornato: 3 giugno 2025


l'eterno e le morte stagioni e la presente e viva e il suon di lei...; la quale un giorno sarebbe parsa ad altri altrettanto remota quanto pareva a me quella dello splendore delle Terme. Ahimè! Che poca cosa ci paiono anche i nostri trionfi e le nostre gioie nazionali davanti a questi cimiteri di secoli! Erano le tre dopo mezzogiorno.

Ecco la storia della decadenza di quell'impero gigante che finì, come devono finire tutte le potenze edificate sull'ingiustizia e le violenze. Fra i lussi degli antichi c'eran le Terme, ossia i bagni, e vi si prodigavano ricchezze immense per renderli comodi, doviziosi e splendidi.

Rechiamoci alla chiesa di S. Antonio presso le terme di Diocleziano, dove si dirigono in lunga fila cavalli bardati in varie fogge, dove potremo ammirare le carrozze del papa e la sua bella mula bianca, e lo stupendo equipaggio del duca Boncompagni-Ludovisi tirato da sedici cavalli, che l'abilissimo cocchiere guida da solo stando in serpa.

Nessun uomo, nel più rigido verno, si lagnerebbe del freddo, se bastasse a schermirsene il mantello della.... ipocrisia. Delle elemosine raccolte per le anime purganti i preti dovrebbero far larga parte ai mariti. I grandi signori ristorano la loro salute tuffandosi nelle terme; il più miserabile proletario può ottenere il medesimo effetto tuffandosi.... nei debiti.

Ve n'erano di particolari e di pubblici, e siccome al tempo degli Imperatori ognun di loro procurava di farsi celebre con qualche opera grandiosa, Caracalla, uno dei più abbietti di quei despoti, fece edificare le famose Terme, i cui avanzi si contemplano oggi nell'immenso deserto di ruine che segnano la grandezza e la decadenza di Roma.

Uscimmo senza parlare. Tale è l'effetto che fanno le terme: la gente entra, guarda, gira, e nessuno parla; si passano accanto e non si badano: tutti pensano; si entra allegri, si esce tristi. Ritornando in citt

Verso le dieci della sera, i nostri tre amici giungevano alle Terme di Caracalla, ove sappiamo che i trecento dovevano riunirsi. Padroni del mondo e ricchissimi delle sue spoglie, i Romani si diedero al lusso, alle gozzoviglie ed agli eccessi d'ogni specie. Fastidiose ed insopportabili divennero loro le fatiche del campo, l'aratro e l'armi che tanto avevano influito a mantenerli sobrii e robusti.

Andiamo alle terme di Caracalla. Andiamo; si può passare vicino al Circo Massimo. E attraversare il Campo Scellerato. E veder l'arco di Giano. E la Cloaca Massima. Niente di meno! Ponete d'essere due amici a far questo dialogo, e ditemi se non c'è da sentirsi gonfiare, e mettersi a parlar latino, anche a rischio di far fremere di sdegno grammaticale il sacro suolo e le venerande rovine.

Per andare alle terme di Caracalla si passò accanto a tutti quei monumenti; ma in fretta, e senza molto badarvi, che tanto c'era stato detto e ridetto delle terme, da toglierci pel momento ogni altra curiosit

Nel sotterraneo delle Terme di Caracalla era stabilito il nuovo convegno dei trecento, nella notte del quindici febbraio, e subito che l'ombre della notte cominciarono a coprire Roma, gi

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