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Aggiornato: 9 maggio 2025
Egli non poteva dimenticare la spedizione d'Oudinot a Roma, la subdola pace di Villafranca, il mercato di Nizza e Savoja coi sessanta milioni e i dispari trattati commerciali per giunta, le trame per Murat a Napoli, e per un principe napoleonico in Toscana, le fregate francesi allo stretto di Messina nel 1860, la continua prevalenza e le minacce galliche nei nostri negozi, la démonstration sanglante di Custoza nel 1866, la cessione di Venezia col marchio infamante di Lebeuf, la revocata conquista del Trentino e la spavalda occupazione di Roma.
Nel profondo dei boschi si udiva il grugnare sordo del quarteruolo e del vecchio solitario, che meditavano un'irruzione subdola, ma non osavano rischiarla.
Quanto ai due mariti, Folco Filippeschi non pareva menomamente impensierito della subdola guerra che tutti quegli amici intendevano muovere alla sua felicit
Don Giovanni andò, ebbe con Cavour un colloquio, nel quale la rude franchezza del montanaro umiliò più di una volta la subdola abilit
Notate, innanzi tutto. Il grido: dagli al radicale, fu gettato da una sala del patriarcato di Venezia, in quel famigerato discorso del conte Dalla Torre che rinnovava procacemente l'ipoteca del Vaticano su Roma e su tutta la nostra vita pubblica. Giova ricordare le precise parole del conte padovano: «È a questo nemico più pericoloso d'ogni altro che noi non possiamo e non dobbiamo dar tregua. Dobbiamo ricordare che l'azione del radicalismo è subdola quanto il suo programma di adattamenti e d'infingimenti, atti a farlo apparire quasi il partito del giusto mezzo; e se osa ufficialmente proclamarsi anticlericale, sa privatamente trovare anche per ciò il giusto mezzo, promettendo neutralit
Ed era quella opaca voce dei mercanti di religione, lenta e continua, dolorosa come uno stillicidio, che si alzava da mattino a sera nel cielo di Lourdes nè lasciava partire i pellegrinaggi prima di averli spremuti; era quella voce inesorabile, sotto la quale si nascondeva l’altra, più sommessa, più súbdola, pei monaci asseragliati nei freddi monasteri, l’unica fattrice di tutte le opere, quella che alimentava l’insaziabile fame del Tempio, gremiva i suoi forzieri, tempestava d’oro i suoi marmi, volgeva in tremenda potenza il sogno dell’umile pascolatrice.
Parola Del Giorno
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