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Aggiornato: 2 giugno 2025
E, continuò il frate ov'è mia nipote Gabriella? Era stanca, abbattuta, padre; desiderò ritirarsi onde prendere un po' di riposo. Ah, sicuro; infatti ella è molto delicata.... Ma spero interverr
No, Assereto; non scommetto mai. Spero che quella sia la carrozza del Collini, e non mi curo del rimanente. Ed io ti dico che sono gli altri. Vedremo. Sta bene, vedremo. Ma intanto, se egli non viene, che cosa si fa?
Senta, non vorrei esser frainteso... Oggi pericolo non ne vedo... Non vedo niente che mi autorizzi a mettere il veto alla sua partenza per Roma ov'ella non va per un capriccio, ma perchè deve andare... Inoltre, se mettessi il veto oggi, converrebbe che lo mettessi domani, e doman l'altro, e chi sa per quanto ancora... La bambina è gracile, pur troppo, ha avuto una scossa forte, non si può aspettarsi che rifiorisca in pochi giorni.... Siamo, direi così, in un periodo di equilibrio instabile dal quale, spero, usciremo col tempo e con la pazienza.
«Dio voglia, per l'Italia e per noi, ch'essa sia quale io la invoco e la spero. «Ho scritto a voi; ma, come bene intendete, per tutti i buoni che sono con voi e che vi prego d'abbracciare per me. «Siatemi fratelli, e innanzi.»
Il conte Jacopo era rimasto ad ascoltarlo, taciturno, immobile, senza batter palpebra, e Gino sperò di essere stato eloquente. Alla fine, il vecchio Malatesti parlò. Re! Un bel titolo, non lo nego, e val più che marchese. Ma son nobili, questi re? Padre mio! Vi assicuro....
Sperò che, quantunque non ricevesse la risposta, potrebbe l'amante capitare ugualmente: e però l'altro domani, sull'ora bruna, accennò di doversi partire. Io ho paura.
Ecco, disse la mamma Teresa, che io potrò morire in pace: non c'è dolore senza la sua consolazione. Sei proprio contenta, o Stella? tornò a chiederle Damiano. Oh! egli, io spero, sar
Sebbene, chiusomi quassù, avessi tutta l'intenzione e il bisogno di scrivere, di scrivere, di scrivere. A che? per chi? Che cosa spero pel 1877?
In luglio di quell’anno stesso, Natale sperò per un momento di aver riconquistato la pace e l’affetto della famiglia. Quel tale Frantz che era salito per levar Daniele dal crepaccio, accompagnando un giorno due Inglesi attraverso il ghiacciaio dell’Aventina, vide lontano sulla neve, giusto nel punto dove era caduto Daniele, una macchia nera che non gli era mai apparsa gli anni addietro.
GIACOMINO. Sappiate, signora, che voi sola sète l'oggetto d'ogni mio pensiero, e che il vostro cuore è nel petto mio come il mio nel vostro; e son fatto tanto suo che non spero esser mai piú mio, né possedendo voi, curo di posseder piú cosa al mondo. E pensando che ho da star questo poco di tempo senza voi, mi sento svellere il cuore dalle piú interne viscere del mio petto.
Parola Del Giorno
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