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Aggiornato: 6 giugno 2025


Chi sa!... poteva al momento fatale indietreggiare.... Ma ella non indietreggiò!... Con un gemito soffocato fece atto di precipitarsi nel lago. Quell'atto fu improvviso che, se la duchessa fosso stata meno pronta del lampo, non avrebbe potuto arrestarla. L'afferrò con forza per le vesti, e la trasse a . Donna Rosalia si volse spaventata.

Bene: adesso lasciate, signora, che io vi rassicuri... Credevo recarvi qualche consolazione, ed invece vi vedo sempre più spaventata. Non voglio essere indiscreto: ma permettetemi dirvi che trovo strano non vi rallegriate menomamente, vedendovi prossima a ritrovare la famiglia di vostro padre, e...

È pazzo? interruppe spaventata la povera donna. Oh... lo farò... anche s'ella non me l'ordina... Di Reana! Che spropositi dice?

Maurizio! gridò ella, spaventata, afferrandolo per le mani e costringendolo a guardarla negli occhi. Ma no, che follia! riprese tosto, sforzandosi di sorridere. Perchè farmi paura così? La legge! la legge! Io ne conosco una; è quella dell'amore. Non lo credi tu, Maurizio, che questa legge vada innanzi a tutte le altre?

Oh! no, non era lui, avendolo lasciato che altercava colla padrona nel suo gabinetto. Tu mi fai racconti molto strani, Annetta; stamattina mi hai spaventata colla paura d'un assassinio, ed ora vorresti farmi credere... Non vi dirò più nulla; ma però se non avessi avuta gran paura, non sarei svenuta, come ho fatto. Era forse la camera dal quadro del velo nero?

Milla ignorava quella coraggiosa intervenzione e le sue fatali conseguenze. Sempre allo scopo di non affliggerla, non le tennero neppur parola della morte di Mia. Giuliano le asseverò essere lo sparo fatale, che tanto aveva spaventata la cavalla, nulla più che l'opera d'un cacciatore di passere. Milla accettò, senza discuterla, la versione di Giuliano; si calmò gradatamente, tornò lieta e serena.

Così la povera colomba spaventata si tirò in casa l'inimico; l'esploratore d'Israello era, mercè sua, non pure nel campo, ma proprio sotto la tenda del duce filisteo.

Silvio si precipitò in ginocchioni davanti la donna amata, spinto dall’amore sfrenato o dal rimorso, alzò le mani giunte verso di lei....... e in quel momento si spalancò la porta della camera, e Andrea e Metilde comparvero sulla soglia. Ci fu un minuto di sosta, e poi Andrea si slanciò verso Silvio colla mano armata dal coltello, e gli misurò un colpo che venne sventato dal braccio di Maria, la quale rimase ferita ad una mano, ma potè disarmarlo. Alla vista del sangue che spruzzò sul volto di Silvio, Metilde spaventata si mise a gridare, chiedendo aiuto, e fuggì precipitosamente giù dalle scale. Silvio si era alzato in piedi, dicendo ad Andrea:

Dal fondo del corridoio venivano dei gemiti interrotti, del mormorii vaghi che andavano man mano crescendo per poi morire improvvisamente come se colui che li avesse emessi fosse d'un sol colpo morto. Chi è? chiese ella spaventata. Il prigioniero che muore di fame, rispose il dongolese. Miserabili!... Il greco così ha voluto. Tira innanzi, disse Elenka con aria minacciosa.

No, no, non sono spaventata, signorinarispose Dorotea titubando. «Io son vecchia e poco ci vuole per turbarmi. Son lieta però che il signor conte sia venuto ad abitare in questo castello, il quale è stato deserto per tanti anni; ora somiglier

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