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Aggiornato: 20 giugno 2025
Ella aveva gli occhi spalancati e a sua volta mi affissava, tentando di sorridere... ma piena di spavento. Non mi perdonerò mai ciò che feci e dissi allora. La presi per ambo le braccia e le diedi uno scrollo che la fece scivolare dal letto, e stringendole le mani come un forsennato, e quasi mordendole le labbra colle mie, urlai: Tu non mi hai detto tutto! Egli ti.....
Non ricordo con quali parole le appresi il terribile divieto. Ricordo soltanto che la vidi balzare indietro, con gli occhi spalancati, con le labbra contorte da un riso sarcastico, quasi io le facessi orrore. Mentisci! gridò. Ti sei messo d'accordo col dottore! No, Fausta! Mentisci! replicò. Che cosa ti figuri.... Oh! No, Fausta! esclamai, così vivamente che ne fu impressionata.
Ed uscì con quel suo passo alacre e franco, poiché lo sollecitava di continuo l'esortazione inscritta nel quadrante solare: Hora est benefaciendi. Erano le dieci quando io uscii. La gran luce di quel mattino d'aprile, che inondava la Badiola per le finestre e per i balconi spalancati, m'intimidiva. Come portare la maschera sotto quella luce?
I nostri ubbriachi di vino, o smodatamente allegri o cascanti di sonno, sto per dire che sono gradevoli a vedere in confronto di quegli uomini colla faccia stravolta e convulsa, coperta di un pallore mortale, con un'espressione di malato e di pazzo, e gli occhi spalancati e fissi come occhi di cadaveri.
Ma il sangue raggrumato della ferita gli sordida le mani e le labbra. Erminia inorridisce, un pallore mortale le investe la faccia, gli occhi spalancati vagano smarriti; scuote il giacente, ma questi non d
» Il giovanetto, che intrepido e con gli occhi spalancati lo aveva ascoltato, risponde tosto: Amen ». » Il vecchio siniscalco sorrise, e dicendo fra sè: Questo galuppo la sa lunga, la sa »! andò via.
Un sudore d'angoscia gli scorreva sul volto. Si ricondusse a stento a casa, si gettò sul letto, ed ivi rimase per lunghe ore immobile, come se fosse morto, cogli occhi spalancati, vitrei, lucidi, la faccia color cera, le labbra convulse, semiaperte.
Don Santuccio storceva la bocca, scrollava il capo: ma nessuno gli badava più, ascoltavan l'altro con gli occhi spalancati.
Pel gran calore dormivano con gli usci spalancati e con le due finestre della stanza vicina spalancate anch'esse per godere il refrigerio dell'aria notturna. Aperti gli occhi, si accorse che il padrone aveva acceso il lume. Saltò giù dal letto. Il Piemontese era gi
Tutta la vita di quell'uomo era negli occhi, aridi, ardenti, spalancati sulle voragini. La barra a dritta!... A dritta!... Tutta a dritta!... La «Siracusa» girò una volta, due volte, tre volte intorno al punto dove si era arrestata. Poi nessuno contò più i giri.
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