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Aggiornato: 22 maggio 2025


Sua madre, la contessa Zanze, non riuscì a svegliarla che a mezzo dal suo beato sopore. La contessa Zanze, com'era suo dovere, venne a far visita ai parenti, e, quando fu sola con Fortunata, le riferì tutte le chiacchiere della piazza sul conto dei Bollati, e le disse che s'era giunti al punto di dover affittare il piano nobile del palazzo a un lord inglese. Non avevan detto nulla a lei?.... No? Ah quest'era il conto in cui si teneva la sua figliuola? Oh se si sarebbe fatta sentire! Ma intanto si ricordassero tutti, anche Fortunata, che i nodi venivano al pettine, e che per scampare dalla miseria bisognava almeno mettere in salvo qualche cosa, prima che i creditori se ne impadronissero.... perle, diamanti, trine, oggetti insomma di poco volume e di molto pregio. Aveva capito? o no? Gran fatalit

Vittore, alcun tempo di poi, riscosso dal lungo sopore, metteva un sospiro penoso; e volgendo intorno gli occhi vitrei, infossati, li fissava nel volto di quel nuovo venuto che immoto lo contemplava. E con mesto sorriso, come seguisse il filo delle memorie che avevano tessuto il suo sogno di quell'ora: O Lorenzo, disse, che begli anni furono quelli! Ti ricordi d'Imola, delle sponde del Cenio?

Zio! disse Oberto: è inutile che chiamiate il becchino. Gli scomunicati come noi giacciono insepolti. Ah sei tu? Oberto! incominciò Ildebrandino, svegliandosi per poco dal lungo sopore: Perchè non so leggere, come un frate? La vedo la condanna, la vedo! Ma nemmeno tu sai leggere: sono contento!

Mentre il conte Leonardo si trovava in una specie di sopore letargico, Fortunata sentì un suono di passi nella stanza attigua, e credendo che fosse il medico uscì a incontrarlo. Ma non era il medico, era Gasparo, il quale, saputo confusamente a casa sua che la sorella era rimasta in palazzo Bollati, veniva in traccia di lei. Tu, Gasparo? Io, .... Ebbene?... Tuo marito?...

E a questo punto sarebbe ottima cosa il saltare a piè pari codesto capitolo, nel quale il protagonista è costretto a presentare, al cospetto del pubblico, l'infima faccia del suo umano poliedro, ed a svelarsi in uno di quei momenti in cui tutte le virtù che costituivano dell'indole sua, ciò che troppo difficilmente si trova fra gli uomini, soprapprese da un repentino sopore, lasciarono in balía di aure maligne il loro nobile proprietario.

Il farmacista aveva la parola: « No!... colle mezze misure non si otterranno che deplorabili risultati e fra poco le idee liberali dovranno soccombere, a meno che sull'apatia universale non prevalgano gli uomini del nostro partito. «I moderati sono la peste delle rivoluzioni. L'oppio è il più esiziale dei narcotici, in quanto esso uccida cogli allettamenti di un sopore delizioso.

Cadeva il sole, quando una febbre violenta assalse Don Luigi, dopo un sopore affannoso che era durato tutta la giornata, interrotto da lunghi tremiti e da sospiri repressi. Il Bazzetta, tranne alcune corse al suo negozio, era sempre stato con me al suo fianco, e fummo noi due che, aiutati da Baccio, trasportammo e ponemmo a letto l'infermo.

Parola Del Giorno

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