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Aggiornato: 21 giugno 2025
Vidi quel Bruto che caccio` Tarquino, Lucrezia, Iulia, Marzia e Corniglia; e solo, in parte, vidi 'l Saladino. Poi ch'innalzai un poco piu` le ciglia, vidi 'l maestro di color che sanno seder tra filosofica famiglia. Tutti lo miran, tutti onor li fanno: quivi vid'io Socrate e Platone, che 'nnanzi a li altri piu` presso li stanno;
Ho veduto tra' Mss. della Biblioteca reale di Francia, nel volume segnato 6,069. V. un manoscritto latino del secolo XIV che porta il titolo: Incipit liber philosophorum moralium antiquorum et dicta seu castigationes Sedechie, prout inferius continetur, quas transtulit de greco in latinum magister Johannes de Procida. È una raccolta o compendio delle massime che correano sotto i nomi di Sedecia, Hermes, Omero, Solone, Pitagora, Diogene, Socrate, Platone, Aristotile, Alessandro, Tolomeo, Gregorio, ec., e finisce con un capitolo, intitolato Sapientium dicta. Io la credo piuttosto una compilazione che una traduzione. Il titolo di magister mi accerta della identit
Vidi quel Bruto che cacciò Tarquino, Lucrezia, Iulia, Marzïa e Corniglia; e solo, in parte, vidi ’l Saladino. Poi ch’innalzai un poco più le ciglia, vidi ’l maestro di color che sanno seder tra filosofica famiglia. Tutti lo miran, tutti onor li fanno: quivi vid’ ïo Socrate e Platone, che ’nnanzi a li altri più presso li stanno;
GERASTO. Perché non facevi un buon officio, avisarmi dell'inganno? PANURGO. Usando buon ufficio a te, l'usava male a lui. Che ragion voleva che avessi lasciato di servire il padrone che l'amo, per servir te che non so chi sii? GERASTO. Mi risponde da filosofo: or non ti par egli un Socrate? Se ben io son stato lacessito d'ingiurie da te, il tutto ti condono.
Guarda di non agire stoltamente e di non offendere la giustizia divina. Invece di strisciare e di adulare per timore della morte, gittati nelle mani degli dei; fa ciò che vogliono e lascia loro la cura di te stesso, come faceva anche Socrate. Prendi le cose come vengono; riferisci tutto a loro, nulla acquista o afferra per te stesso, ma ricevi, senza esitanza, ciò che essi ti danno.
E voi Don Barnaba, non ricordate, si vede benissimo, delle due bisaccie di Socrate. In quella davanti noi teniamo i difetti altrui, in quella di dietro, i nostri, e Balena eccitato continuò: ¹ Ferrari La Satira e Parini.
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