Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 11 giugno 2025
«Egli comprese ch'io non davo valore a quella cerimonia; che volevo soltanto ingannare pietosamente il povero malato; ancora una volta mi disse: «Brava!» e s'inginocchiò accanto a me, ed il babbo congiunse le nostre mani e ci benedisse. «Da quel momento la pace entrò nel suo cuore, ed il suo volto fu sempre animato da una serena rassegnazione.
È un incontro che io feci otto giorni sono per un capriccio bizzarro del caso o piuttosto (si corresse il prete con una dolcezza serena nella voce) per il benefico volere della Provvidenza. Ve lo avevo detto quando partivo: nel mio ritorno avevo divisato di fermarmi qualche giorno in un piccolo luogo della Toscana a met
E come da quelle vette gli pioveva un senso di pace ineffabile, una coscienza alta e serena della propria individualit
Dalle sette alle sette e mezzo era scesa in giardino a innaffiare i quarantacinque tra vasi e vasetti della sua botanica e a dar da mangiare alle quattro galline del pollaio. Aveva portato il caffè in camera alla mamma e combinato con lei una lista per far onore al quasi cugino di Villa Serena, che si degnava di venire a colazione al Castelletto.
Se m'addolora, Mattia?... Pensate al bene che ho trovato nella vostra casa! Ero sola, non avevo più nulla; nè una speranza, nè un affetto. Qui ho ritrovato tutto: ho ritrovato la fede e il coraggio, ho compreso che la mia povera vita poteva avere ancora uno scopo. Vostra madre, dopo essere stata il buon angelo della mia salvezza, ha saputo insegnarmi colla parola e coll'esempio la virtù della rassegnazione. Ero felice, mi pareva che non avrei avuto a desiderarmi altro mai più, sentendomi come risorta ad una nuova esistenza così confortata e serena! E mi chiedete se mi addolora di lasciare la vostra casa! Ne escirò, Mattia, perchè così il destino ha voluto, perchè il mio onore me lo impone e la pace nostra lo esige. Ma ne escirò benedicendo la ospitalit
Peppe tornò l'indomani sera, e le sere dopo: e si sgolava ch'era un piacere, mentre Serena, a letto, ascoltando la voce giovanile e appassionata di lui, si sdilinquiva di tenerezza. Ma le cose non potevano durare a quel modo.
In questi due giovani soffriva qualche cosa di più sensibile e forse di più forte della natura, qualche cosa di cui non avevano ancora la chiara coscienza, ma che sta nella vita come la scintilla nella pietra. Triste incontro. La sera del giorno successivo i nostri viaggiatori arrivavano a Villa Serena.
E ben presto, i primi albori d'una bella e serena mattina di primavera, cominciavano a rischiarare di luce rosata le finestre della casa; e il primo raggio del sole che penetrò in quella stanza di morte, venne a cadere sul letto dell'estinto soldato di Napoleone. Era l'alba del cinque maggio. Capitolo Terzo
Ne l’innocente palpitar dell’ale. Ne l’ampia folla libera e serena L’onda rifluir
Quando si va dunque a far visita a Villa Serena? chiese per la terza volta il Cresti a Massimo Bagliani. Che vuoi? ho sempre un po' di paura. Paura di che? dei morti? No. Dei vivi? Nemmeno. Ho paura di me stesso. Tu sei un gran ragazzo. Ezio non sa capire perchè io non abbia ancora condotto il suo bravo zio d'America: e più aspetti, più dai a questa tua paura un significato che non ha,
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca