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Non fate com’ agnel che lascia il latte de la sua madre, e semplice e lascivo seco medesmo a suo piacer combatte!». Così Beatrice a me com’ ïo scrivo; poi si rivolse tutta disïante a quella parte ove ’l mondo è più vivo. Lo suo tacere e ’l trasmutar sembiante puoser silenzio al mio cupido ingegno, che gi

Sperongiallo a Nasella 17 dicembre. .....La tua lettera mi trova.... spirante. Ti scrivo col sangue.... Mi unisco a te nell'imprecare alla ipocrisia ed alla ferocia degli uomini.... Iddio ci vendicher

Essa gli narrava la sua vita di ogni giorno; le passeggiate, le visite ricevute e ricambiate, e si doleva di veder poca gente a Castelguelfo perchè troppo lontano dalle sue amiche, e di non poter avere per correttivo alla noia del Santasillia, altro che le facezie di Marco Baldi. «...Ti scrivo dal picco della quercia... te ne ricordi?... Mi piace tanto questa roccia!

Era veramente Federico che scriveva. «Donna Livia. »Dal giorno, in cui voi mi diceste che tutto era finito fra noi, io non avrei mai ardito tentare di rivedervi, come del resto non lo avrei osato anche prima senza il desiderio vivissimo di giustificarmi. »Ed è ancora per giustificarmi che vi scrivo.

e tre fiate intorno di Beatrice si volse con un canto tanto divo, che la mia fantasia nol mi ridice. Pero` salta la penna e non lo scrivo: che' l'imagine nostra a cotai pieghe, non che 'l parlare, e` troppo color vivo. <<O santa suora mia che si` ne prieghe divota, per lo tuo ardente affetto da quella bella spera mi disleghe>>.

Era deciso a fare un esperimento. Suonò il campanello e ordinò alla inamabile serva di portare dell'inchiostro. Avutolo, sedette e continuò la pagina del suo lavoro cominciato. Scrisse: «Il dibattimento si chiuse colla solita maggioranza per il Governo. La donna è mobile qual piuma al vento. Sono curioso di sapere se qualcuno legge le cretinerie che scrivo qui. Ho idea che nessuno le guardi.

Ciò che narrate di mio corso scrivo, e serbolo a chiosar con altro testo a donna che sapr

22 settembre 18... "Ho letto, e scrivo io, Galatea. Prima di tutto mi piace il nome, e lo assumo per mio. Direi una bugia, se soggiungessi che mi piace egualmente tutto ciò che è scritto in questo memoriale del signor Rinaldo Morelli. Vedo che la pelle di Spagna è stata per dare al cervello del mio fidanzato, e non saprei consolarmene, se non rendessi giustizia alla sua sincerit

Chiese l'assistente. E le tese le braccia. Ella fece altrettanto. Diana si mise a ridere. Bardelli, che vuol prendersi lei questo impiccio? Sicuro, siamo buoni amici con Bebè... Non è vero, Bebè? Ebbene ripigliò la signora Varedo con una risoluzione improvvisa gliela per un pajo di minuti; fin tanto che scrivo due righe di telegramma per Alberto. Me le imposta lei quando esce, Bardelli?

Le scrivo da quell'alta scrivania che lei sa, con attorno quei bei scaffali che le è piaciuto ricordare, a la smagliante luce di questo bel giorno di maggio che invade il mio studio dalle sue quattro finestre.