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Aggiornato: 6 luglio 2025
A che poteva giovare mi dicevo aver sottratte le lettere, se la mia coscienza, se tutte le cose intorno insorgevan gridando con voci alte e formidabili? Allora avevo cercato refugio lungi da quei luoghi crudeli, da quelle cose spietate. A Genova m'ero imbarcato sopra un vapore, per Napoli. Napoli e la sua riviera erano state un sogno della mia prima giovinezza. Chi sa!
Di sovr'esso rech'io questa persona: dirvi ch'i' sia, saria parlare indarno, che' 'l nome mio ancor molto non suona>>. <<Se ben lo 'ntendimento tuo accarno con lo 'ntelletto>>, allora mi rispuose quei che diceva pria, <<tu parli d'Arno>>. E l'altro disse lui: <<Perche' nascose questi il vocabol di quella riviera, pur com'om fa de l'orribili cose?>>.
Sta bene l'idea d'un soggiorno in Riviera; certamente far
da tutte parti l'alta valle feda tremo` si`, ch'i' pensai che l'universo sentisse amor, per lo qual e` chi creda piu` volte il mondo in caosso converso; e in quel punto questa vecchia roccia qui e altrove, tal fece riverso. Ma ficca li occhi a valle, che' s'approccia la riviera del sangue in la qual bolle qual che per violenza in altrui noccia>>.
49 Sicuramente Fiordiligi intanto avea passato il ponte e la riviera; e guardato il sepolcro in ogni canto, se del suo Brandimarte insegna v'era, poi che né l'arme sue vede né il manto, di ritrovarlo in altra parte spera. Ma ritorniamo a ragionar del conte, che lascia a dietro e torre e fiume e ponte.
Egli viveva in una villa di quella incantevole Riviera di Levante, di cui sono nel libro parecchi tentativi di descrizione. Gli venne l'estro dallo spettacolo del mare, dalle luci stupende, dalla gioia della natura che è, per tutta quella plaga, così ricca e possente?
125 Levato il servo del camino s'era; e per diverse e solitarie strade a studio capitò su una riviera che d'Apennino in questo fiume cade; ov'era bosco e selva oscura e nera, lungi da villa e lungi da cittade. Gli parve loco tacito e disposto per l'effetto crudel che gli fu imposto.
Un uomo montato sopra un ronzino, che se ne andava anche egli così fuori di mano a quell'ora, vista quella furia, si mise a tutta briglia dietro Rogiero gridando: «Signor cavaliere, signor cavaliere, per amore di Dio, fermatevi: al confine di questa pianura scorre la riviera profonda; signor cavaliere, fermatevi, v'annegherete di certo.»
Di sovr’ esso rech’ io questa persona: dirvi ch’i’ sia, saria parlare indarno, ché ’l nome mio ancor molto non suona». «Se ben lo ’ntendimento tuo accarno con lo ’ntelletto», allora mi rispuose quei che diceva pria, «tu parli d’Arno». E l’altro disse lui: «Perché nascose questi il vocabol di quella riviera, pur com’ om fa de l’orribili cose?».
Sicuramente, replicò Gian Aloise. Oh vedete il gran male, se chi possiede tutta la riviera di Levante, dall'Appennino al mare, e della Scrivia alla Magra, possedesse anche Pisa! Volevate voi che Pisa fosse posta in balía della nostra eccelsa repubblica, la quale oggi è di Tizio e domani di Sempronio? E non vi parr
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