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Se tu avessi veduto! due scoiattoli così carini! Correvano su e giù per un albero con le loro codine ritte, si fermavano a guardarci con quei cari musini, con quei cari occhietti!

Il cavallo dei Sant'Angelo repentinamente s'arrestò recalcitrando, colle orecchie ritte, fiutando esso pure il maltempo. Allora Agnul si risolse a parlare: Che si fa, signora? Il temporale viene. Torniamo? Ella parve per un momento indecisa. Quell'aria acuta che le sferzava il volto, quella sorda minaccia della tempesta che pesava tutto intorno, le dava quasi un senso di ebbrezza.

»La mattina dopo, il fiume correva grosso e torbido e noi due ritte sulla via tenendoci per mano piangevamo dirottamente senza chiederci il perchè. Il babbo non era tornato. »Verso mezzodì due pescatori ci ricondussero la nostra barca. L'avevano trovata fitta capovolta in un banco di sabbia. »La disgrazia oramai era certa.

Maria e Natalia, ritte in piedi su un sedile per seguire più a lungo con lo sguardo le fuggitive, tendevano le braccia e gridavano: Addio, addio, addio, rondinelle! Ho di tutto il resto un ricordo indistinto, come d'un sogno.

Le mie due ali s'appoggiano sul maestoso e prolungato muggito di quattromila buoi. Più lontano il fetore ed i gemiti melati di centomila pecore soffocano di nausea il mio motore. Ruzzolerò io dunque tanto lontano dalla battaglia? Questo groviglio di corna ritte su più di tre chilometri è veramente un sinistro tappeto! I soldati s'accalcano intorno ai pozzi come farfalle intorno alle lampade.

Cinque seggiole fanno meraviglie d'equilibrio per tenersi ritte sulle loro gambe scassinate. Un solo oggetto di qualche valore si nota fra tanta miseria; ed è un quadro con una cornice dorata, che rappresenta dipinta con colori a olio una giovine donna.

Non so, cara, balbettò Valeria, senza voce e col cuore martellante; e abbracciò le gambettine nere ritte sull'altalena, e appoggiò la tempia pulsante sul grembiulino della piccola. Dio, tenetemela sana e salva! mormorò. F

Tu, assidua e paziente il tempo rodi; Tu i diradati stami Dei popoli dispersi ordisci e annodi. Da l'abisso dei morti anni richiami L'ossa eloquenti: ritte Composte in scheltri in sugli altari infami, Gridan così, che a mezzo il cor trafitte Da la parlante luce Precipitan le sacre Ombre sconfitte.

Dove sono?... Dove sono?... Piombati, scomparsi in un subitaneo svenimento del suolo.... Aspettami, buon Motore, e contempla in silenzio! Ecco un torneo magnifico di belle fiamme cavallerizze ritte su alti cavalli di fuoco che corrono in giro rapidi da sembrar privi di zampe!... Siamo in un circo stupefacente! I teatri vulcanici.

Bravo Garasso! ottimo amico! andava balbettando Michele. Non so che diamine io ci abbia nelle gambe, che non vogliono star ritte. Ma tant'è, vi voglio bene. Siamo Oreste e.... aiutatemi a direi Questo benedetto nome non vuole mai venirmi in mente. Oreste e.... Oreste e.... E pilastro! soggiunse ridendo il Bello. Eccovi infatti a casa vostra.