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Aggiornato: 8 luglio 2025


¹ Un saggio suggestivo di questa concezione nuova del radicalismo sociale si ha nello scritto di MASSIMO FOVEL: Intorno a una democrazia radico-sociale. Rivista d'Italia, ottobre 1912. Politica dei consumi e finanza democratica

Notate, innanzi tutto. Il grido: dagli al radicale, fu gettato da una sala del patriarcato di Venezia, in quel famigerato discorso del conte Dalla Torre che rinnovava procacemente l'ipoteca del Vaticano su Roma e su tutta la nostra vita pubblica. Giova ricordare le precise parole del conte padovano: «È a questo nemico più pericoloso d'ogni altro che noi non possiamo e non dobbiamo dar tregua. Dobbiamo ricordare che l'azione del radicalismo è subdola quanto il suo programma di adattamenti e d'infingimenti, atti a farlo apparire quasi il partito del giusto mezzo; e se osa ufficialmente proclamarsi anticlericale, sa privatamente trovare anche per ciò il giusto mezzo, promettendo neutralit

Valeva per quello che i radicali erano e potevano quando fu stretto, non perchè ulteriori conquiste fossero dall'accordo assicurate ad essi; significava consenso in punti di programma definiti quelli che poi l'opera legislativa venne attuando non indirizzo recisamente democratico-radicale dato al Governo per la preparazione di una nuova situazione politica, al radicalismo ancora più favorevole.

Per la prima volta il radicalismo ebbe forma e veste concreta di organizzazione nazionale nella «Lega della democrazia» costituita in Roma, sotto l'egida del prestigio di G. Garibaldi, il 21 aprile 1879, e da Garibaldi stesso annunziata all'Italia con un manifesto in data 26 aprile¹. ¹ Giova riprodurre questa pagina, memoranda nella storia del radicalismo: «Agli italiani,

Il radicalismo italiano fu adunque quello che doveva essere; la tradizione gloriosa del più puro idealismo del partito d'azione, che si fa via via politica positiva e realistica, secondo i tempi; l'organo più sensibile delle necessit

Di quest'ultimo argomento il radicalismo italiano, partito idealistico e di cultura, propulsore ed espressione dei progressi dell'auto-coscienza in ogni gruppo di attivit

Il radicalismo si trovò invece sopraffatto e disorientato dal sorgere e rapido crescere del partito socialista. E dirò qui cosa che sorprender

Il programma politico-sociale Più arduo lavoro è definire il radicalismo, quando si tratti di delineare le concrete e immediate rivendicazioni giuridiche, politiche, economiche nelle quali debba inverarsi, pei prossimi anni, il cammino e il divenire della democrazia.

Nel partito degli ultimi tempi mal si cercherebbe chi non lo riconosce? intiera l'anima del radicalismo italiano; esso fu cosa troppo strettamente politica e parlamentare: non si arricchì delle nuove correnti ideali, non partecipò ai moti spirituali che affaticarono profondamente e rinnovarono in parte la coscienza italiana, non seppe veder subito quello che, nel socialismo, era cosa e compito suo, non osò erigersi giudice del parlamento e dello Stato nel nome di un diritto nuovo che si andava lentamente facendo.

Da queste varie forme di demagogia il radicalismo deve serbarsi immune; ed in ciò star

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