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Aggiornato: 22 maggio 2025
Ne ho conosciuto qualcuno che, non miope, inforcava occhiali di puro vetro, non calvo, si radeva la zucca a fil di rasoio, per somigliare anche nell'aspetto ad un filologo tedesco. Ma tutto era inutile. Qui, dove fiorisce il mirto, la filologia scientifica non si acclimava. Veniva su stentata, cachettica, con le fibre attossicate.
La sua faccia era repulsiva per la carne scrofolosa gualcita dal coltello anatomico, per le contrazioni che gli avevano lasciato il segno sulle guance scarne e sulle palpebre rosse e senza peli. Ci considerava uomini superiori e ci radeva con una delicatezza femminile, raccontandoci sovente il suo amore sventurato.
Misero, camminava scalzo, vestiva una giubba assai lunga che meglio di un abito nostro sentiva di una veste antica: lunghe chiome gli scendeano sulle spalle, e ricoprivagli il capo un largo cappello che avea rappiccata da un lato parte della grondaja: folta barba gli ombreggiava il mento, che non radeva, nè permettea che gli calasse in fino al petto: avea sempre ignudo il collo e il seno, e mandava dalla lanosa bocca una monotona voce; procedeva a passo timido e lento, e portava un lungo bastone, unico compagno con cui traeva il travagliato fianco nei sempre eguali giorni della sua vita.
Don Girolamo, prete di santa vita, e di dottrina insigne, stava in casa di costui a condizioni alquanto migliori dei negri adoperati in America alla coltura dello zucchero: gli pagava una lira al giorno, con obbligo di celebrare la messa, insegnare il latino al ragazzo, accompagnare la signora, tenere i libri di amministrazione, rispondere alle lettere, comporre memorie, suppliche, contratti ec., risquotere le pigioni, badare alla villa e alle ragazze, e la domenica così per isvago riscontrare la cassa, rivedere i conti ai servi, e leggere la gazzetta al padrone mentre si radeva la barba... e tutto questo ed altre cose ancora per una lira: eppure ci stava; tanto è vero che la natura crea alcuni enti predisponendoli a patire fino alla morte.
Il sei settembre, il giorno in cui ci rase i baffi, era commosso come un minorenne perduto nel buco di una cella di rigore. Egli sapeva che cosa volevano dire questi crepacuori. Nei baffi era l'uomo. Radendoli, radeva il cittadino e non lasciava dietro il rasoio che un numero di matricola. Eravamo in sette e l'operazione durò più di un'ora.
Cosa che le procurò una grande consolazione, poichè Castellammare cominciava ad essere noioso. Scrisse un bigliettino di congedo, ringraziandolo, a Federigo, e se ne partì affrettando l'ora del ritorno. Federigo lesse il biglietto mentre si radeva la barba, si strinse nelle spalle e andò al bagno. Per tre anni non si videro mai, non seppero nulla l'uno dell'altro.
Il suo sguardo sarcastico e freddo radeva con una specie di antipatia que’ marciapiedi popolosi, quella gente verbosa e pigra, che forse non arriverebbe mai a concepire la strada come un semplice luogo di transito, bensì come un ciarliero ed ozioso ritrovo, al quale si affacciano, e ridono dietro vasi di erba cedrina, le fanciulle nascoste nell’ombra del mirador, e dove sboccano i pettegolezzi del patio, dove si guardano le belle donne, dove si fumano le migliori sigarette, sparlando a voce bassa della gente che s’incontra per via.
Mentre mi si radeva, con la guardia carceraria seduta in faccia, mi venivano le lagrime in bocca come a un bimbo sculacciato! Coraggio! diceva a ciascuno di noi il barbiere. I baffi e la barba ricresceranno più vigorosi di prima. E voi, don Davide, gli domandai qualche giorno dopo, perchè avete pianto, se non avete mai avuto baffi e se vi facevate radere il labbro superiore anche prima?
Parola Del Giorno
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