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Aggiornato: 10 giugno 2025
I Pusterla, ricchissimi non meno di terreni che di capitali, ne aveano investiti dei grossissimi sulle banche dei Lombardi, dei Lucchesi, dei Fiorentini a Parigi. Ora venivano a grand'uopo a Franciscolo per ristorarlo dei beni confiscatigli in patria, e apprestargli il modo di potere, sopra la terra straniera comparire, non solamente col decoro conveniente alla grandezza di sua famiglia, ma col lusso ancora che la sua vanit
Pusterla congiurava sempre contro Lucchino celando accuratamente le spade, i bastoni, le coppe e i denari che dovevano abbatterlo. L'autorit
A chi farla bere?» interrompeva Alpinolo, rosso come bragia. Ma per chi m'hai tolto? Non ho io a credere a questo par d'occhi? Sappi dunque che jer sera, in casa i Pusterla, io persona prima, ho parlato con lui, con Zurione, con una mano di persone tutte di primo conto, e han detto quel che basta: e gi
La si confidi a me (diceva Pedrocco al Pusterla), io la servirò di cappa e di coltello. Anche cotesto piccolino vuoi menare in Francia? Ei comincia presto. Ma anch'io, alla sua et
Di somma voglia Luchino avrebbe côlto il destro di togliersi d'in su gli occhi i tre nipoti, Bernabò, Galeazzo e Matteo, siccome gliene offrivano ragione le lettere trovate in casa Pusterla, e che furono l'argomento di maggior peso in quel processo.
Aveva egli conosciuto alla Corte di Azone il cavaliere Franciscòlo Pusterla, che, allora in grande stato presso il principe, nè del favore abusava a danno altrui, nè se ne prevaleva a proprio vantaggio; onesto, generoso, ricordevole delle virtù italiane, e volonteroso del bene de' suoi concittadini. Vero è che, per una certa debolezza di naturale che altri scambia per forza, per una irrequieta smania di fare, di comparire, di sentire la vita, non si trovava saldo quanto bastasse per resistere al fascino degli onori od all'autorit
E accennò Ramengo, il quale bruscamente gli intimò: Il vostro dovere, e innanzi!» Che benda squarciarono tali parole d'in sugli occhi del Pusterla! Ragioni, suppliche, lacrime, che non adoperò a intenerire quell'atroce?
Era di fatti quell'Andalone del Nero che ci fu nominato altre volte, non meno celebre a Milano che fosse ad Avignone quel Tommaso Pizzano, si mal a proposito consultato dal Pusterla.
La prima volta che di ciò fu inteso, il giovane Pusterla se ne mostrò tocco nell'anima, siccome succede allorquando vediamo peccare chi più ci pareva dabbene; allorquando vediamo chiuder il libro della vita chi non ne avea scritto ancora che pochi fogli.
Parola Del Giorno
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