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Aggiornato: 2 maggio 2025
Soltanto don Andreino si sforzò di parer qualche volta di buon umore: ma i suoi discorsi, per quanto cercasse di farli parere spontanei, avevano nell'animo de' suoi compagni di viaggio quella falsa risonanza, che mandano le posate e i bicchieri a un pranzo che segue un triste funerale.
No, il babbo e la mamma non pranzano, come credeva. La tavola è bensì apparecchiata, anzi c'è in mezzo la zuppiera. Ma nessuno dei due l'ha toccata. Le posate sono al loro posto: sul canterano sono gli involti intatti dei doni di Natale. Giacomino sbircia: la mamma, seduta su la poltrona, legge il giornale. E il babbo? È andato via anche quella sera che è l'antivigilia del Natale?
Io gli ho provati tali sensi; e su queste spalle si sono posate le membra grondanti di sangue de' miei fratelli d'armi. E ne vo superbo! Ma quanti di loro non mi sono trovato obbligato di abbandonare sui campi di battaglia! E certo, se invidio la robusta sveltezza della gioventù, lo è anche perchè, decrepito, non posso più sollevare un fratello caduto!
Le tre donne attendevano all’opera con molta cura; e spendevano così gran parte del pomeriggio. Ora, una volta, come Candia usciva con le canestre vuote, Donna Cristina numerando le posate trovò che mancava un cucchiaio.
Chiusa l'epoca delle congiure e posate le armi, Don Giovanni non lasciò più l'aria serena dei proprii monti che per recarsi a Torino, dietro invito del Ricasoli, ad impedire che il dissidio fra Garibaldi e Cavour degenerasse in guerra aperta. La situazione, gi
Che diamine era successo dunque in lui, sempre d'ingegno così sveglio? non era più quel Peppe d'un tempo che aveva ideato quel bel tiro delle posate? E un giorno a quest'idea gli si presentò davanti agli occhi la figura losca di don Castrenze.
La vecchia borbottò qualche cosa, andò al pagliericcio, ne scucì un poco da un lato, cacciò la mano dentro, ne cavò fuori le posate, e le dette al monello. Non ti dimenticare di portarmi il mio danaro, sai! Ma gi
Vicenzino entrò sorridendo, malgrado il suo aspetto stanco e abbattuto, come per andare incontro alla lieta novella. Ma non c'era nulla di nuovo. Soltanto la due grandi lampade del camino erano accese, e, sulla credenza, c'erano ancora delle posate, dei piatti di dolci e di frutta, delle bottiglie, come quando c'è stato un invito a pranzo.
Poi, a un pezzo per volta, renò le posate, le asciugò e le ripose. Quando l'acqua fu a bollore, la versò adagio adagio nel catino, e cominciò dal rigovernare i piatti meno unti, per arrivar quindi ai tegami e alle marmitte.
Se si contenta Lei, facciamo pure così; disse il mugnaio. Teodemira, una tovaglia di bucato e una posata al signore. Badi, sono di ottone, le posate. Tanto meglio; rispose Gino. Sembreranno d'oro.
Parola Del Giorno
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