Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !

Aggiornato: 3 maggio 2025


I principali corsi d'acqua alimentati, almeno in gran parte, da nevi eterne sono la Gordolasca, il rio Meiris, quello di Lourousa ed i rami che formano il Gesso di Entraque, specialmente il rio di Monte Colomb. Anche essi hanno molta acqua tutta l'estate, e la loro portata è inoltre singolarmente regolata, sia da laghi, sia da petraie o campi di blocchi rocciosi, sotto i quali l'acqua corre per buon tratto, come nelle valli dietro ad Entraque, nel rio di Lourousa e nel bacino superiore di Meiris, nel quale s'inoltrano gli emissari dei nevati del Matto, cadenti da oltre 2900 m. Le petraie inoltre assorbono l'acqua risultante dalla neve che le ricopre nella fredda stagione. Il rio di Meiris non appare definitivamente che poco a monte del Lago soprano della Sella; quello di Lourousa solo vicino al gias Lacarot (m. 1980), e quello della Barra sotto il Prajet (m. 1800), mentre più sopra essi appaiono tutto al più per brevi tratti, lasciando però spesso sentire il loro mormorio sotto i sassi: così le petraie qui compiono quasi la stessa funzione moderatrice delle caverne sotterranee nelle regioni calcaree. Anche i boschi, naturalmente, servono a mantenere una valle umida nell'estate, come si vede per es. nel vallone del Borreone, che per profondit

L'impressione più indimenticabile però l'ebbi dal Lago Lungo, il più grande delle Alpi a tale altezza (m. 2572), rinserrato fra due erte creste di roccia bruna dalle forme più orride e circondato da petraie quasi prive perfino della più umile flora. Nel fondo, specialmente dal lato della Punta della Maledìa, piccoli nevati scendono lentamente alla sponda spingendosi poco a poco nell'acqua, finchè dalla loro estremit

Altro fenomeno molto comune in queste Alpi, dove la denudazione ha assunto vaste proporzioni, è la presenza delle «clapere» o macereti, o petraie, dovute all'azione delle meteore e del gelo sulle nude e ripide creste di roccia; i massi che se ne staccano rotolano giù, nella fredda stagione, sui ripidi campi di neve sino al punto più basso che incontrano e talvolta perfino sul lato opposto della valle; nei circhi contornati su tre lati da catene rocciose, il fondo deve naturalmente riempirsi man mano con tali massi.

I macereti inferiori delle Alpi calcaree, invece, ricoprono d'ordinario i fianchi inclinati dei monti e si distinguono dal resto pel loro materiale assai più minuto. Però, anche nelle vere petraie incontrai raramente blocchi di oltre 1 a 2 metri cubici di volume, salvo nella grande cassera ad ovest del Passo del Trem, ove predominano elementi grossi.

Parola Del Giorno

gettatesi

Altri Alla Ricerca