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Aggiornato: 7 luglio 2025
I Tribunali militari di Palermo e di Trapani e quelli di Caltanissetta sino al 30 maggio non ho i dati di quello di Messina distribuirono 3203 anni di detenzione e di reclusione a 630 individui, oltre le pene per le contravvenzioni al disarmo.
⁶⁶ Gennaio 1798. R. Segreteria, n. 5290. Archivio di Stato di Palermo. Ora chi sono essi questi parrucchieri, e perchè catturati? Cherchez la femme, se la femme non si vede anche troppo.
«A Tunisi, dove stetti quattro o cinque giorni, scrissi una lettera al Console francese, vidi il Console generale italiano, che, con tratto gentile, mi notificò che il mio arresto era stato ordinato dal prefetto di Palermo, e che in questa citt
¹⁰⁹ G. Gargarosso, La fidilissima Sicilia e lu so invittu Munarca Filippu V, p. 8. In Palermo, pri Filici Marinu, 1711.
I viaggiatori di quello scorcio di secolo ripetono la notizia del Brydone, non per sentita dire, ma per vista personale. Tutti furono a Palermo, tutti assistettero alla scena; qualcuno solo ne trasse particolarit
Non dirò di Palermo, ove vi fu non solo costanza da parte dei pochi militi nostri e della inerme popolazione, ma sfacciataggine di cacciar via dalla citt
⁴⁴² Natale, Riflessioni politiche. Palermo, 1772. Siamo sempre alle solite recriminazioni ed ai soliti rimpianti! Quando si guarda ai castighi che allora s’infliggevano a coloro che venivano meno ai doveri di studio e di disciplina, non si ha diritto di dubitare di questa osservazione. Parecchi assiomi popolari giunti a noi fanno fede delle teorie educative d’una volta.
Vedi nell’Archivio Comunale di Palermo gli Atti del Senato medesimo, a. 1789-90, p. 79; 1797-98, pp. 46 e 53; Provviste del Senato, a. 1796-97, p. 380. ²⁸ Ma ahimè! il tremuoto del 1823 ne rovinò una parte, ed il Governo di Napoli, per alte influenze palermitane, permise la demolizione di tutto l’edificio!
Dopo la ritirata dell'esercito borbonico, i Mille poterono organizzarsi, e formaronsi nello stesso tempo varii piccoli corpi, comandati da esperti ufficiali, e Palermo, da una piazza d'armi del dispotismo, divenne in pochi giorni un semenzaio di militi della libert
Lo Stato d'assedio legalmente viene tolto in Sicilia ma le norme e i criteri di governo non libero continuarono ad essere in vigore impunemente e sfacciatamente: a Palermo la questura chiama in ufficio Colnago ed altri giovani eletti e li ammonisce a moderare la loro propaganda; la censura telegrafica continua; la soppressione dei giornali assume forma più odiosa, perchè più ipocrita; quella del sequestro sistematico, capriccioso, non motivato da alcun pretesto plausibile, come si pratica contro l'Unione di Catania; le armi non vengono restituite ai loro proprietarî: si mantengono a domicilio coatto coloro che vi furono mandati arbitrariamente.
Parola Del Giorno
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