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All'alba erro nell'immensa pianura semi-allagata. Nick, Kim, e Zaz

Correvano danzavano e capriolavano Nick e Kim intorno, sopra, sotto Zaz

Nick si coricò, avendo compreso che gli era mestieri discrezione. Lisa aprì allora dolcemente la porta vetrata che immetteva nel giardino. Regina restò ad ascoltar per qualche secondo se alcun non le udisse. Poi, Lisa salì nella camera della padrona; recò giù un sacco da notte, un mantello da viaggio ed un cappello; spense il lume; ed entrambe uscirono, socchiudendo le imposte.

Ebbe la tentazione di gettarsi su quella divina creatura, svegliarla di un bacio, e sottrarsi all'incubo che lo possedeva. Egli sentì che l'inebbriamento guadagnavalo. Fece un passo per retrocedere ed urtò in Nick, dietro ai suoi talloni. L'aspetto di quest'essere vivente, altro che la fata la quale lo ammaliava e lo attirava, operò in lui una reazione rapida. Il mondo reale lo riacciuffò.

Egli udì il rumore cadenzato cui faceva Nick, rimovendo la coda sul tappeto, ed il diapason eguale, lento, leggiero della respirazione di Regina. Ella dormiva placidamente, profondamente! Sergio restò qualche minuto ad udire quella musica santa del sonno dell'innocenza, poi ritornò nella sua camera. Vi era ancora della bracia nel focolare.

Ella non abbracciò neppur Nick, la sua guardia del corpo, che restava tutta la notte in fazion alla sua porta. Ella pianse pure senza troppo sapere perchè. Ella pianse di quelle lagrime che talvolta colano, subite e mute, e che muovon da Dio, vengono per la via del cuore, e ci sollevano di una tristezza profonda e misteriosa.

Quando le due donzelle si furono assicurate che il sonno chiudeva tutte le palpebre perchè Lisa andò prudentemente ad ascoltare alle porte esse scesero sulla punta dei piedi al salone. Nick, il bel Terranuova, andò a leccare la mano di Regina e la guardò con occhi teneri e supplichevoli, quasi che avesse indovinato il disegno della fanciulla. Regina lo baciò.

Quando scoppia una rissa tra il suo adoratore Nick e il grosso bracco della fattoria, Zaz

Se non fosse piombato in deliquio, e' si sarebbe per fermo ucciso. L'indomani, furono i gridi di Lisa ed i gemiti di Nick che lo tirarono di letargia. Comprendendo allora tutta la portata dell'opera sua, ei si sarebbe infallibilmente denunziato, se suo fratello non si fosse trovato opportuno al suo capezzale per sorvegliarlo, per salvarlo.

Nick gemè sommessamente. La casa di campagna del dottore toccava il parco di Madrid, ove egli aveva diritto di passeggiare. Questo parco, scomparso oggidì, aveva ancora a quell'epoca una porta sporgente sul bosco di Boulogne, di cui il dottore possedeva una chiave per uso suo. Lisa aprì ed alle due del mattino si trovarono nel bosco.