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Aggiornato: 20 giugno 2025


La figura leggendaria di Garibaldi aveva accesa la fantasia delle monache palermitane, le quali ne diventarono santamente innamorate. Ogni giorno comparivano alla residenza del Generale copiosi doni di canditi, di cotognate, di buccellati, di bocche di dama, adorni di filigrane, di nastri ricamati e d'ogni qualit

Di sotto il cappellaccio bigio, povero di falde e ricco di nastri e fiocchi a vari colori, l’onda dei capelli, naturali o finti, diffusa su ’l largo collare; diffusa su lo stomaco e sfuggente dall’apertura del farsetto di

mancarono dame e cavalieri attillati, come se intervenissero a qualche festino; ed è fama eziandio, che con i nastri neri pendenti giù dai cartolari del processo fosse in cotesto giorno annodato più di un laccio d'amore. Ognuno seduto al suo posto.

I nastri neri del suo capellino di paglia a larghe tese, svolazzavano al vento; il grembiule di seta nera, le cui cocche erano infilate dentro la cintura, era pieno di fiori; ne uscivano dai due lati, e cadevano per terra.

Nel pomeriggio del 30 luglio 18.... un uomo correva trafelato verso il parco di Montrone, presso Napoli. Aveva fiori e nastri rossi al cappello: i panni da festa: la faccia come infuocata. Domenico!... Domenico!... Uomini, donne, ragazzi lo chiamavano, sghignazzando, facendosi beffe di lui, ma egli non si fermava. È tardi!... è tardi!... aveva risposto due o tre volte a' più importuni.

L'altro poi era pallido, e di aspetto gentile: copiosa e ben composta la chioma bionda, tardo e mesto a guardare e a parlare: sovente distratto: qualche volta sospiroso: si fermava, trasaliva, la commozione interna svelava col tremito del labbro superiore, e coll'agitarsi degli estremi peli dei baffi. Le vesti, i nastri, le trine del colletto e delle maniche elegantissime.

Le case, la maggior parte di legno, tutte col solo piano terreno, e piccolissime, sono color di rosa, color nero, colore cenerino, colore di porpora, colore azzurro chiaro, colore d'erba montanina; hanno il tetto coperto di coppi inverniciati e disposti a scacchiera; le gronde ornate d'una specie di festone di legno traforato come una trina; le facciate a punta, con una banderuolina sulla cima, o una piccola lancia, o qualcosa che somiglia un mazzo di fiori; le finestre coi vetri rossi o azzurri, ornate di tendine, di ricami, di nastri, di reticelle, di frange, di nappe, di ninnoli; le porte dipinte e dorate, e sormontate d'ogni sorta di bassorilievi che rappresentano fiori, figurine e trofei, in mezzo ai quali si legge il nome e la professione del proprietario.

Alla quale intento, mirava dai poggetti, dagli scenderelli, dai tragetti, sbucare i villani, a larghi cappelli di treccia bianchi, con nastri rossi e neri; e quadriglie di contadinotte che, cammin facendo, trecciavano la paglia. Questi sono i robusti montanari di Lucca.

La cosa più curiosa ch'io vidi è la mascherata dei bambini. Si usa vestire i bambini al di sotto degli ott'anni, quali da uomini, alla moda francese, in completo assetto da ballo, con guanti bianchi, gran baffi e gran zazzera; quali da Grandi di Spagna, coperti di nastri e di ciondoli; quali da contadini catalani con la berrettina e la manta.

A sedici anni i libri si chiudono e la veste si allunga; allo studio si sostituiscono le passeggiate, i nastri, i ghiribizzi, e al direttore si sostituisce.... Dio sa che cosa!... Basta! Basta! Basta!... Mi saluti. Se ne vada. Subito però... e non se ne parli più!.. Nina Ho sedici anni, ecco; e l’articolo ottavo parla chiaro. Vannucci Nina

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