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Aggiornato: 4 giugno 2025


Ne' religïosi albori sorge Roma, augusta e mite; e le sue cupole ardite prende il sole e i vasti fòri, augurando a' nostri amori. Dolcemente muor Febbraio in un biondo suo colore. Tutta a 'l sol, come un rosaio, la gran piazza aulisce in fiore. Dai novelli fochi accesa, tutta a 'l sol, la Trinit

E lei non vuol morire di veleno di pugnale... E vorrebbe gridare, chiamare aiuto; e urta agli usci chiusi a chiave, e picchia alle imposte delle finestre inchiodate... e perde la parola e muor di terrore davanti all'inesorabile marito, che l'ha condotta in una villa lontana!... Dove ho letto questo? O dove l'ho veduto rappresentare?... È strano! È strano!

Chiare ombrelle di salici s’affacciano ai cancelli ove a spire il biancospino s’ingiglia. A tratti, nel languor divino, qualche petalo muor su la tua traccia. Tutto è lieve che par fatto d’ale e d’aria: anche il tuo passo e la tua forma terrena: e il senso par che in te s’addorma sotto l’incanto che non è mortale.

Aroma evocatore di paradisi perduti, tutto il mio corpo a brandelli beve il tuo vigore divinizzante e muor di te senza fine!... Ahi! Ahi!... Mi sento morire!... Morire!...

Perchè mai chi le glebe feconda di sua mano Ne reca ad altri il frutto e muor di fame? È strano!

sedera` l'alma, che fia giu` agosta, de l'alto Arrigo, ch'a drizzare Italia verra` in prima ch'ella sia disposta. La cieca cupidigia che v'ammalia simili fatti v'ha al fantolino che muor per fame e caccia via la balia. E fia prefetto nel foro divino allora tal, che palese e coverto non andera` con lui per un cammino.

Da un tetto, nel fragor d’un opificio, Sotto un crollo di vôlta; Ma il grido di chi muor nessuno ascolta, Niun comprende il supremo sacrificio. Sorgono i vivi al posto degli estinti: Sul lutto è la speranza: Sconfinato è l’esercito che avanza, Serenamente calpestando i vinti: E come corron su le fosse mute I bambini festanti, Vanno le turbe, ignare e rimugghianti, Sui resti de le vittime cadute.

Noi ammalati, con l'aneurisma congenito nelle arterie e il tubercolo appiattato nel polmone, non si resiste all'affanno, si muor di dolore; qui invece ne vivono. Si può anche dire che qui è il dolore nella sua forma più nobile.

Parola Del Giorno

quell'autorevole

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