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Aggiornato: 2 giugno 2025


Ciò che si avrebbe dovuto e potuto fare in Sicilia venne detto dal generale Corsi, che col comando del XII Corpo di armata trasmise i poteri militari al generale Morra.

Rispose: «Io non faccio requisitorie, racconto fatti, e non ne parlerei se essi non fossero come il commento di tutta l'opera del generale Morra, troppo diversa da quella del suo collega della Lunigiana. A me, di cui non può essere sospetta la parola; a me, che ritengo illegittimi, perchè non conferiti da nessuna legge i poteri di entrambi i commissarî straordinarî, a me è debito di giustizia, d'altronde gi

Un'ultima testimonianza: Il 4 gennaio 1894 contemporaneamente alla proclamazione dello stato di assedio, e quasi a severa condanna dell'insana misura, vi fu chi disse in Palermo sotto gli occhi del Generale Morra di Lavriano e della Mont

La nomina venne contromandata per volere del Generale Morra di Lavriano, che ad ogni costo volle conservato il Lucchese.

È notevole pei criterii, che la determinarono: fu la espressione del più schietto risentimento personale, perchè fu motivata dalla riproduzione di un articolo ironico del Mattino di Napoli contro il generale Morra, che da stesso si considerò, modestamente, sacro e inviolabile.

Il Corriere dell'Isola di Palermo, organo dei conservatori e che rispecchiava le tendenze dell'entourage aristocratico del generale Morra, scrisse in quella occasione un fierissimo articolo contro l'on. Crispi. Ad onore del vero si deve aggiungere che il numero in cui fu pubblicato venne sequestrato per ordine dello stesso generale, che certamente si sar

Pregai il generale Morra perchè volesse consentire la ricostituzione della cooperativa, che riusciva utilissima ai lavoratori; denunziai il provvedimento impolitico ed inumano alla Camera; ma ebbi in risposta, e dal primo e da chi si eresse a suo difensore in Parlamento, l'on. Filì-Astolfone, che non si poteva perchè la Cooperativa di consumo di Campobello era una dipendenza del Fascio locale.

Trovai nel Generale Morra di Lavriano persona squisitissima nella forma, ma irremovibile nella sostanza di negare il permesso alla trasmissione telegrafica dell'appello a firma di molti repubblicani e socialisti.

E i fatti non potevano essere più inconsultamente scellerati. Ecco la ragione del severo giudizio: Dalla circolare del generale Morra di Lavriano, da accenni e telegrammi dell'on.

Parola Del Giorno

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