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Il Savio alla scrittura era preposto, oltre che all'ordinamento delle milizie stanziali, anche a quello delle fortificazioni, delle artiglierie e delle scuole militari, e traeva il nome dall'antico suo ufficio di tenere cioè al corrente i ruoli dei soldati ingaggiati. Era, in sostanza, il ministro della guerra della Serenissima.

L'espressione di questo sospetto di tradimento naturale d'altronde in ogni organismo inesorabilmente votato alla rovina si trova in talune «polizze» anonime trovate nei bossoli del Maggior Consiglio e del Senato durante l'anno 1796 . Queste «polizze» insinuavano di diffidare dell'ottuagenario tenente generale Salimbeni, comandante in capo delle milizie venete raccolte sotto la piazza di Verona e dei suoi figliuoli, tra i quali era il capitano Leonardo citato più sopra.

Il general Fanti prima, oggi Della Rovere, lavorano a questo intento. Esso vuole una marina potente: gli è ciò che il conte di Cavour e poi il suo successore Menabrea mirano a fare senza tamburo e senza trombette. Il terzo partito darebbe inoltre un grande slancio alla mobilizzazione delle milizie nazionali.

Ma i tempi, i condottieri e le buone milizie non si improvvisano, perchè sono frutto dell'evoluzione lenta dei principi e, sopratutto, della rude esperienza individuale e collettiva. Epperciò la vecchia Repubblica doveva prima, perire e poscia rinnovarsi nell'anima del suo popolo.

Il governo provvisorio s'affaccendava a reclutare quante più milizie poteva, ed accoglieva volontieri quanti venivano ad offrirgli il loro braccio; e però il giorno stesso del suo arrivo esso offerse a Garibaldi il comando di tutti i volontari raccolti fra Milano e Bergamo, i quali sommavano a circa tremila.

Il conte Morano non fu nominato. La conversazione s'aggirò tutta sulle guerre che in quei tempi laceravano l'Italia, sulla forza delle milizie veneziane e sulla bravura dei generali. Dopo il pranzo, Emilia intese che il cavaliere sul quale Orsino aveva saziata la sua vendetta, era morto in conseguenza delle ferite ricevute, e che l'omicida veniva cercato con cura.

Il Triumvirato poi fra i due partiti o di richiamare tutte le milizie a Roma, o di spingerle tutte contro Napoli e' si apprese ad un terzo e fu il peggiore, le scisse in due senza saperne il perchè.

Pensiamo ora come fosser terribili in que’ tempi, dove que’ piccoli Stati non avevan milizie stanziali; e quelle medesime che dovevan guardare i confini, si componevano di paesani, e di gente che, a mantenerli, per lo più ci trovavano il tornaconto. Cotesta gente poi era spesso comprata dalle diverse fazioni: sicchè era terribile anche dal lato politico.

Il primo caldeggiava un largo e fecondo innesto delle cerne nelle truppe prezzolate, per scansarle dalla prossima morte mediante una trasfusione di sangue rigoglioso in un corpo infermo, e proponeva quindi un amalgama; il secondo partito mirava invece decisamente a soppiantare i regolati ed a surrogarli senza compromessi di sorta con le milizie paesane.