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Aggiornato: 29 giugno 2025
Tentò di raccapezzarsi. Dov'era la signora Marianna? Dove poteva essere, a quell'ora? Egli aveva bensì detto alla sua governante che sarebbe tornato sulle dieci; ma lo avea detto a guisa di notizia, perchè ella non avesse a stare in angustie, e non gi
Ma ci fu una fanciulla così disgraziata da far nascere in Marianna medesima il disegno di darla in moglie al padrone. Era figliuola unica d'un usurajo ignobile e spilorcio, cui tutti disprezzavano e che tutti disprezzava, vivendo isolato nel sudiciume d'una stamberga.
La monaca, colla fronte serrata fra le mani, seguitava a pregare senza dar retta alle parole di Marianna. Questa non aggiunse altro e scivolò fuori della camera senza rumore; dieci minuti dopo, essa dormiva sodo, come chi ha l'anima soddisfatta e tranquilla. Morta! ripetè Lorenzo fuggendo cogli occhietti grigi e maligni lo sguardo dritto, levato della suora di carit
E la signora Marianna fece per andarsene e richiuder l'uscio, in quella che Bonaventura ripigliava la sua passeggiata. Signora Marianna, diss'egli ad un tratto, come un uomo che si risovvenga di qualche cosa, e il caffè? Domine! esclamò ella voltandosi, e giungendo le palme in atto di maraviglia. O non l'ha anche bevuto? E come vuole che io l'abbia bevuto, se non l'ha ancora portato?
La mattina del terzo giorno dopo i funerali del padre, Emilio con qualche pretesto mandò fuor di casa la persona di servizio e rimase solo nel quartiere con Marianna: dalla soglia della sua camera egli chiamò forte la vecchia, la quale, o non udisse o non volesse udire, non si fece viva. Il giovane ripetè la chiamata con tal voce e una bestemmia che la donna, atterrita, si affrettò a venir fuori.
Ma la signora Marianna insisteva tanto che l'altra si lasciò strappare una vaga promessa. Se le veniva la palla al balzo, se i discorsi di Eugenio gliene porgevano il destro, ell'avrebbe parlato. Una scaramuccia coniugale.
E approfittando dello sbalordimento prodotto nella vecchia dal colpo ricevuto, egli fu all'uscio, lo aprì in tutta fretta, e stava per isgusciar fuori. Marianna accorse, s'aggrappò a lui, lo strinse, lo graffiò, lo morse, soffiando, gemendo, imprecando, gridando; fu un'ignobile lotta, che l'uomo finì per vincere, liberandosi dalla stretta di quella furia e ricacciandola vivamente entro la stanza.
Inoltre la Marianna, toltasi in mano, fin da quando viveva il padre di Lorenzo non solo il governo della casa, ma tutta l'amministrazione del patrimonio, erasi fatta poco meno che indispensabile al giovane che amava trovarsi ogni cosa accomodata a dovere, e denari in pronto a ogni occasione senza aversi da prendere il menomo fastidio.
Quella era l'ora che il padrone, sorbito il caffè, non aveva bisogno dell'opera sua. Fino alle undici egli non usciva di casa, dove era solito far ritorno, come sappiamo, alle tre dopo il meriggio. Ma alle dieci in punto la signora Marianna era sempre rientrata, per accudire alle faccende domestiche, e non usciva più, salvo per urgenti negozi.
Era più giusta di noi con quella santa creatura... che non ha fatto che del bene nella sua vita... e che anche morendo non ha una parola d'astio per nessuno seguitava la signora Marianna logorata dall'ahi tardo rimorso di aver disconosciuto quel modello di figlio, di fratello, di artista.
Parola Del Giorno
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