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Aggiornato: 24 luglio 2025
Come Dio volle, il 3 novembre lasciò Livorno. «Il nostro soggiorno in Livorno fu breve»; cosí ne parla nelle Memorie: «si ricevettero alcuni fucili, ottenuti piú dalla buona volont
Ed allora fu che, battendosi a furia di tal sorta di monete, se ne inviavano a Livorno per cinquanta e sessantamila, e talora fino a centomila pezze da otto la settimana: né altro talvolta arrestava il corso che la mancanza d'argenti, che però per ogni via si proccuravano.
Otto giorni dopo i fatti descritti nel capitolo decimoquinto, Bruto e Catone non si trovavano più a Livorno: la loro ambizione aveva trovato il modo di collocarli in seggio più alto; il che a noi basta indicare, non ci volendo spiegare di più, poichè non scriviamo una storia, ma bensì un romanzo. E non ci faccia specie la celerit
Ah, la vedremo! andava mentalmente dicendo. Domani a sera tenteranno la grande impresa per la liberazione d'Italia.... L'avranno, sì, l'avranno, l'Italia! L'avranno a Genova, a Livorno, a Napoli, e dovunque salter
I porti franchi di Trieste, di Livorno, di Ancona e di Sinigaglia avevano soppiantato i traffici della Repubblica, che si era ormai ridotta a dimenticare affogando le memorie del passato nella vita spensierata, spendereccia e voluttuaria del presente. Ed in quei frangenti di allegro consumo senza un'equivalente produzione riparatrice, lo sbilanzo cresceva.
Mi era scordato di dirti una cosa: poi tutti no' altri si deve procurare degli amici della conia e dirlo chi a' parenti, chi a' figliuoli; sicchè tutti a Livorno quanta vi è gente che s'industria sia proprio al chiaro dei fatti nostri. Non dubitare che quanto a me farò come le trombe della comunit
Quando il Guerrazzi tornò a Livorno i suoi avversari paurosi avevano preso il largo; ed egli diceva: «dopo la calunnia i miei emuli non possono farmi ingiuria maggiore di quella di credermi vendicativo.» Nè fu contento di mostrare la carit
Una volta alla settimana il piroscafo dello Stato toscano, il «Giglio», fa in estate il viaggio per l'Elba, per portare i dispacci del Governo ed i passeggieri. Da Livorno il viaggio dura circa cinque ore, poichè si tocca Piombino, dove il bastimento si ferma per un certo tempo.
Padre Gonsalvo, ritornato a Livorno intorno alle dieci ore, assicuratosi che Rosina era nelle mura della casa materna, che Alfredo vi era ritornato dopo la burrascosa scena dell'osteria dei Tre Mori, dette opera ad alacremente provvedere che il suo favorito Giovanni sfuggir potesse all'estremo periglio; ma vi riuscir
Napoleone si allontanò veleggiando, non veduto dalla corvetta inglese, che era a Livorno. Il mare era grosso.
Parola Del Giorno
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