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Aggiornato: 13 giugno 2025


Mi va il sole negli occhi... Sedette. E senza levar la testa, con le mani congiunte sulle ginocchia, riprese a parlare, piano: Voi siete quel militare dell'altra volta, che venne da parte di Marcello... ... V'ho subito ravvisato. Sentite... ebbi una lettera sua, tre mesi fa... O meno?... Non so... Diceva: Se posso venire in licenza e io verrò, verso maggio, ma è difficile.

La Teresa sentiva stringersi il cuore; e la Stella non aveva quasi osato levar gli occhi, poichè l'accoglienza di quell'uomo, che mettevasi, quasi che lei e sua madre non fossero l

La mattina, al levar del sole, eravamo gi

Segue quindi le donzelle, ed esse si dileguano cantando: Il cavalier dall'armadura nera Prode in gualdane, od in levar falcon, Sa alle dame slegar la giarrettiera, Sa cantar la sirvente ad un veron. Calate il ponte, in su la saracina, Ch'egli viene a veder la sua regina.

Ma, insistendo Damiano con far più severo, anzi angoscioso, e cominciando Rocco a levar la voce, per darle a capir la ragione, la vecchia tentennò il capo: Sar

cotali in su la divina basterna si levar cento, ad vocem tanti senis, ministri e messaggier di vita etterna. Tutti dicean: 'Benedictus qui venis!, e fior gittando e di sopra e dintorno, 'Manibus, oh, date lilia plenis!. Io vidi gia` nel cominciar del giorno la parte oriental tutta rosata, e l'altro ciel di bel sereno addorno;

Ma nel particolare nostro è differente caso, ché l'entrate non sono causa necessaria assoluta, ma contingente, la cui natura non produce di necessitá l'effetto, ma contingentemente e con condizione; che, se bene fusse impossibile o non espediente levar la causa, non per questo séguita che sia impossibile levar questo effetto o non ritrovarci espedienti, per la regola che durante la causa, ecc.

cotali in su la divina basterna si levar cento, ad vocem tanti senis, ministri e messaggier di vita etterna. Tutti dicean: ‘Benedictus qui venis!’, e fior gittando e di sopra e dintorno, ‘Manibus, oh, date lilïa plenis!’. Io vidi gi

Noi ci allegrammo, e tosto torno` in pianto, che' de la nova terra un turbo nacque, e percosse del legno il primo canto. Tre volte il fe' girar con tutte l'acque; a la quarta levar la poppa in suso e la prora ire in giu`, com'altrui piacque, infin che 'l mar fu sovra noi richiuso>>. Inferno: Canto XXVII

Non è vero che è stato bello? gli chiese Gisella, nella breve conversazione di commiato. , bello; rispose Maurizio. E non potè dirle altro, tanto soffriva. Ah, quel bene terreno che non contenta più l'anima! quel bene terreno da cui si può levar tante parti, e il resto si trasforma in amore di Dio!

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