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Perchè se il libro non è specificamente, espressamente offerto, il comperarlo e il leggerlo rientra nelle offese al privato pudore, non è più offesa alla collettivit

Ecco dunque il contratto. Chi lo firmava? Non c'era padre? Bene, bene. Lo firmasse pure la madre, che faceva lo stesso. Nancy espresse timidamente l'opinione che forse prima di firmarlo era bene leggerlo, e tutti, anche l'impresario, furono d'accordo con lei. Dunque Nancy, Bemolle e Fräulein lessero con grande cura il documento; mentre l'impresario beveva del Malaga e fumava delle sigarette.

Non importa... Lascino pure il catafalco, ma levino il cartello! Ma se nessuno può leggerlo!... Io ho usato troppe gentilezze con loro questo scandalo non lo subisco... Ma, se non v'è scandalo! Insomma per il buon della pace, fa necessario tor via quel disgraziato cartello.

Deve essere un libro raro e preziossimo... ed io mi terrei ben felice che qualcuno me lo prestasse... tanto da sbizzarrirmi una mezz'ora nei mondi sconosciuti! Il libro non è raro, signor curato, ma non cessa di essere prezioso. La natura lo ha impresso nella mente di tutti; sebbene noi abbiamo il torto di leggerlo a rovescio.

Parlò per prima cosa della lingua italiana. Mi rincresce, disse, di non poter leggere libri italiani. Noi altri francesi, in questo, siamo proprio da compiangere. Non sappiamo nessuna lingua. Ma io l'italiano lo dovrei sapere, essendo figliuolo d'un italiano. E ci accennò lo studio critico della nostra Emma sopra la Page d'amour, pubblicato dall'Antologia, dicendo che era costretto a farselo tradurre perchè, essendosi provato a leggerlo, la met

Prego gl'italiani di ridere liberamente, se cosí lor piace, di me e delle mie sensazioni, sapendomi grado per altro d'averli io avvertiti dell'esistenza di quell'articolo, ove lor nasca il desiderio di leggerlo.

Attraverso questo volume, che racchiude un vero tesoro di cose belle per le anime candide, i giovanetti, dilettandosi, apprenderanno a diventar uomini, e gli uomini possono anche leggerlo con non poco profitto, giacchè, come ben scrive il Berrelli, esso diletta i piccoli ed alletta i grandi con le mille delicatezze e grandiosit

Ad onore di quei provetti schermitori, bisogna anche dire che nessuno tra loro avrebbe comprato per due lire l'obbligo di lodare il libro; tanto più che, per lodarlo, non c'era mestieri di leggerlo. Orbene, come si vende? gli chiese un giorno Valerga. Sono passato ancora stamane da Maggi; rispose Ariberto. Egli non ne ha spacciato che quattro copie a tutt'oggi.

Leggere un libro proibito è una cattiva azione; ma diffonderlo gratuitamente, prestarlo a chi mai non si permetterebbe di leggerlo se ciò avesse a costargli la spesa di un quattrino, sarebbe veramente un obbrobrio.

Il Principe non si può analizzarlo, bisogna leggerlo; per decomporlo come molti hanno fatto, bisogna crederlo un trattato secondo l'illusione del Macchiavelli, e allora non è più che una congerie di massime monche, tronche, superficiali ed immorali! Come trattato, benchè più serrato nelle parti e solido nella struttura, ha tutti i difetti dei Discorsi; come opera scientifica è senza metodo. Siamo ancora alla confusione fra Governo e Stato, all'oblìo di tutte le attivit