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Aggiornato: 29 maggio 2025


86 Lo partì, dico, per dritta misura, de le coste e de l'anche alle confine, e lo fe' rimaner mezza figura, qual dinanzi all'imagini divine, poste d'argento, e più di cera pura son da genti lontane e da vicine, ch'a ringraziarle e sciorre il voto vanno de le domande pie ch'ottenute hanno.

Finito avea di perdere il cervello quasi Terigi e par che si disperi; ch'ogni vecchia, ogni storpia in sala arriva, sa se la Marfisa è morta o viva. Ognun assalta, a ognun chiede, ognun secca, e vuol per forza che l'abbia veduta. Talor borbotta e batte l'anche, e pecca nel pensare al perché non sia venuta.

I mariti son pallidi, e tremando a' serventi si van raccomandando. Furon alfin le furie racchetate. Turpino questo per miracol nota. Seguon frattanto a giugner le brigate, come lamprede ch'escon dalla mota. Terigi ha l'anche e le tempie sudate. A me gira il cervel come una ruota, ché la rassegna è a torme ed a torrenti di dame, cavalieri e di serventi.

L'omero suo, ch'era aguto e superbo, carcava un peccator con ambo l'anche, e quei tenea de' pie` ghermito 'l nerbo. Del nostro ponte disse: <<O Malebranche, ecco un de li anzian di Santa Zita! Mettetel sotto, ch'i' torno per anche a quella terra che n'e` ben fornita: ogn'uom v'e` barattier, fuor che Bonturo; del no, per li denar vi si fa ita>>.

I capi dalle spalle alzava in frotta, e spesso i busti dipartia da l'anche. Cinque e più a un colpo ne tagliò talotta: e se non che pur dubito che manche credenza al ver c'ha faccia di menzogna, di più direi; ma di men dir bisogna. 23 Il buon Turpin, che sa che dice il vero, e lascia creder poi quel ch'a l'uom piace, narra mirabil cose di Ruggiero, ch'udendolo, il direste voi mendace.

Pestò con sassi l'erba, indi la prese, e succo ne cavò fra le man bianche; ne la piaga n'infuse, e ne distese e pel petto e pel ventre e fin a l'anche: e fu di tal virtù questo liquore, che stagnò il sangue, e gli tornò il vigore;

69 Grifon, vedendo il re fatto benigno venirgli per gittar le braccia al collo, lasciò la spada e l'animo maligno, e sotto l'anche ed umile abbracciollo. Lo vide il re di due piaghe sanguigno, e tosto fe' venir chi medicollo; indi portar ne la cittade adagio, e riposar nel suo real palagio.

appiglio` se' a le vellute coste; di vello in vello giu` discese poscia tra 'l folto pelo e le gelate croste. Quando noi fummo la` dove la coscia si volge, a punto in sul grosso de l'anche, lo duca, con fatica e con angoscia, volse la testa ov'elli avea le zanche, e aggrappossi al pel com'om che sale, si` che 'n inferno i' credea tornar anche.

Parola Del Giorno

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