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Aggiornato: 13 giugno 2025
L'onda, che batte ne' scogli, si fa schiuma, sfoga e finisce il furore; ma se non fa né rumor né schiuma, s'ingorga in se stessa, si gonfia e fa crudelissima tempesta. Dal ferro delle vostre parole, come da una spada, ha rinchiuso il dolor dentro: sentirete la tempesta. Sento tutta la casa piena di gridi e di romore.
L'onda marina si frange rumorosa sulla riva silente in ritmi uniformi che tutto il presente seppelliscono nel silenzio e risvegliano nell'anima lontane imagini e lontani ricordi. Ogni tanto un falco si leva da un cespuglio di mirti e si libra sulla costa, emettendo un acuto strido, poi allarga lentamente i suoi cerchi sulla palude e sul mare.
O amanti pallidi, che alla mattina venivate al mare sotto un solo ombrellino, facendovi vento con un solo ventaglio, sorridendo con un solo sorriso consapevole, ah! era proprio l'onda che colle sue luci guizzanti vi aveva abbattuti gli occhi e la ghiaia che vi dava l'andatura stanca, proprio il vento che vi aveva scomposti i capegli e la brezza della marina che vi scoloriva i labbrucci? Ah?
Ella ha sete e vorrìa l'assenzio e il miele, La manna e il tòssico, E sente in seno l'onda d'una brama Che or soave diventa ed or crudele. Ella giunge le mani e attende e chiama, Tra speme e tedio, Il presentito compimento ignoto E la gioia fatal che ha sol chi ama. Chi ama e vive e più non sente il vuoto Dell'ore rapide, E la pace che fa invocar la guerra, E l'avvenir che ognora è più remoto.
Ma io m'era subito svincolato da quella stretta. Ed ella, fissandomi con le pupille fosforescenti che indovinavano il mio segreto pensiero, s'era incominciata a spogliare. La vezzosa testa china ricca di capelli fini, le mani che slacciavan convulse il corpetto e il busto, l'onda del seno che traboccava, e i colpi de' nostri cuori anelanti, in quel silenzio di tomba: che terribili cose!
Quest'ultima venne a prendere il thè, sola, alle otto e mezzo. Subito dopo qualcuno entrò dall'uscio, cui volgevo le spalle, e salutò. Era la voce di lei. Sino a quel momento ero stato agitatissimo, ogni passo mi aveva fatto palpitare. La voce sua mi chetò sull'atto come un ghiaccio che colga l'onda. Tutto tacque in me; mi trovai tranquillo, ma senz'altra coscienza che del momento presente.
Anch'esso il naufragato Esperta ha l'amarezza delle azzurre distese, Pure alla colma mano reca le labbra accese. Così bevo io l'onda del canto disperato.
L'estate in noi si specchia e corre l'onda In mezzo ai fiori e in mezzo all'erbe piena: L'opra dell'uomo placida seconda Quando ai molini le sue forze mena, O d'antica citt
84 Altri che 'l ferro e l'inimico caccia, nel mar si getta, e vi s'affoga e resta: altri che muove a tempo piedi e braccia, va per salvarsi o in quella barca o in questa; ma quella, grave oltre il dover, lo scaccia, e la man, per salir troppo molesta, fa restare attaccata ne la sponda: ritorna il resto a far sanguigna l'onda.
Come fa l'onda l
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