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Aggiornato: 24 giugno 2025
È logico. La Guida vede l'emigrazione francamente e nettamente dal punto di vista argentino, soprattutto quando, parlando dei risparmî degli emigranti, consiglia «coloro che hanno qualche maggiore conoscenza di queste cose» a comperare titoli degli imprestiti interni della Nazione, perchè «i tracolli e le sospensioni di pagamento di altri tempi non si ripeteranno». Ma dal punto di vista italiano?
La sorte che li aspetta in questo momento, in cui antichi emigranti lasciano certe regioni divenute ingrate al lavoro, può essere terribile. Un ministro argentino diceva giorni sono: «L'emigrazione è necessaria, ma, dato il momento, sono preferibili diecimila emigrati di meno che diecimila disoccupati di più!»
Guardiamo l'emigrazione sotto il suo vero aspetto. Non si tratta gi
Guai disse il signor Antonio, l'architetto padre di Mary e di Giorgio se l'emigrazione non versasse sulla costa atlantica dei veri torrenti di sangue fresco e sano!
A quell'epoca dal Cantone Ticino pullulavano gli opuscoli e i libelli politici. L'emigrazione italiana esalava i suoi fremiti e i suoi anatemi impotenti sotto ogni forma di scritto. La poesia e il verbiloquio ampolloso abbondarono sempre in Italia, anche nei più gravi momenti, quando la seriet
L'emigrazione italiana è un'emigrazione di muscoli. Questa Guida dell'Emigrante, dice: «Oltre i deboli rachitici, gli sconciati e i vecchi, non debbono emigrare coloro che hanno studiato, che hanno ricevuto un'educazione più o meno scelta.» Nè muscoli infermi, nè teste sane dunque. Sono buone braccia che si vogliono da noi, ma niente altro che buone braccia. E noi le diamo.
Con lo studio della lingua italiana sarebbero rivelate loro bellezze e grandezze che non sanno, ricchezze che non immaginano, glorie che nessun paese potè mai vantare. Il problema dei figli d'italiani è antico quanto l'emigrazione, e si presentò gi
Un'altra causa s'aggiunge: la donna. L'emigrazione italiana, come tutte le emigrazioni di lavoratori, è nella massima parte formata di uomini. I poveri non possono permettersi il lusso di portare lontano le loro donne. E con esse lasciano a casa la ricchezza inestimabile delle tradizioni, delle antiche credenze, degli affetti domestici. La donna vive nella casa e per la casa, sia pure essa un tugurio; la sua anima non disperde energie all'infuori della casa; si attacca al posto dove ha speso tutto il tesoro del suo amore, della sua attivit
La miseranda spedizione di Val d'Intelvi, che ebbe per risultato l'incendio di un grosso villaggio e il martirio di un povero oste, diede l'ultimo crollo alle illusioni dei profughi battaglieri aggruppati intorno al Mazzini. Al cominciar dell'inverno i comitati si sciolsero. L'emigrazione, guardata di mal occhio e osteggiata dagli orecchioni del Cantone Italiano, si andò assottigliando.
Nessun uomo può rinunziare allo spirito di conservazione. L'emigrazione italiana ha perciò poche guide e pochi esempî, e viene a mancare così di quella mirabile coesione che è la caratteristica di altre emigrazioni.
Parola Del Giorno
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